Porto di Cetraro insabbiato e pericoloso nell’indifferenza generale

In molti e ormai da tempo ci sollecitano di scrivere qualcosa sul porto di Cetraro, sulle casette per il ricovero delle reti dei pescatori, sulla draga e naturalmente anche sui tanti introiti del porto di Cetraro, ormai insabbiato e pericoloso. E che proprio recentemente è stato “affidato” dopo una gara molto chiacchierata ad un tale, Pietro Giannetti di Sapri, che non è certo uno stinco di santo e sarebbe vicino al “soliti noti” che dominano ancora la piazza cetrarese.

A molti pescatori della zona, che campano di pesca, sta molto a cuore il porto di Cetraro e la rabbia di questa gente cresce ogni giorno di più sapendo che il porto ha un introiti molti alti – parliamo di un milione di euro all’anno – mentre i pescatori rischiamo la vita ogni santo giorno in quanto ormai l’ingresso è insabbiato.
Ma la politica – indovinate un po’? – non solo se ne fotte ma, come accennavamo, “pilota” anche le gare per non disturbare i manovratori come da squallido copione. Si riempiono la bocca parlando di bandiere blu, di grandi opere ma del porto di Cetraro insicuro e pericoloso non frega niente a nessuno.
Forse la politica ha paura di sollevare il problema per paura di perdere altri fondi: com’è fin troppo facile capire, se dovessero venire meno i “soldini”, finirebbe anche tutta la “pappatoia” legata a queste attività. Ecco perché accettiamo di buon grado gli inviti della gente onesta di Cetraro a scrivere di queste vicende. Proviamo a smuovere un po’ le acque e soprattutto a dare fastidio a quei politici con la faccia sempre più di bronzo che continuano a fare gli affari per conto degli amici degli amici in vista di nuove e importanti competizioni elettorali. Chi ha orecchie per intendere, intenda.