Porto di Cetraro, può decollare il turismo con parenti, amici e cooperative sociali?

Nel mese di dicembre del 2022 il Comune di Cetraro bandiva una gara per la gestione del porto turistico e del travel lift. Al bando in oggetto partecipava, come unico concorrente, la cooperativa sociale “134” con sede in Rimini. Di solito, quando in qualsiasi bando di gara, si presenta un unico candidato, la gara viene riproposta combinando i parametri per dare ad altri e allo stesso proponente la possibilità-convenienza di partecipare. Ma, considerato che il bando era stato cucito su misura per la cooperativa “134”, la gara è stata dichiarata valida (https://www.iacchite.blog/lettere-a-iacchite-cetraro-ecco-chi-vincera-il-bando-per-la-gestione-del-porto-si-accettano-scommesse/). L’importo della gara è di circa 550.000 euro.

Chi trae maggiori vantaggi dalla gara truccata è il bello di papà Vincenzo Cesareo, figlio del vicesindaco di Cetraro Tommaso Cesareo. Il suo fedele vassallo geologo Massimo Aita o Aieta cambia poco,  ne certificava il ruolo nella sua qualità di Rup (determina n. 394 del 31.12.2021) sicché il bello di papà ottiene un bel contratto a tempo pieno al contrario della dozzina di altri occupati al porto di Cetraro che ricevono buste paga da fame.

Ma non è finita qui. Infatti, con le premesse appena esposte, la cooperativa sociale “134” subappalta i servizi del travel lift alla cooperativa Upendo con sede proprio nel municipio di Cetraro per la modica cifra di 244.558,65 euro (determina n. 173 del 16-5-2023). La cooperativa in oggetto ha fatturato nel 2021 circa 6.600 euro, ottenute nel commercio di generi alimentari, come da visura camerale. Un bel passo in avanti, non c’è che dire.

Ma come: l’attività di gestione del travel lift era affidata negli anni passati, tramite bando, ad una società che versava annualmente nelle casse del Comune circa 10.000 euro ed oggi, per un solo anno e mezzo, si devono sborsare per la stessa attività oltre 200.000 euro? Che calcolo avete fatto quando quando avete preparato il bando cucito su misura per la cooperativa “134”?

Ma come vengono utilizzate le risorse pubbliche di questo dissestato comune che ha mutui per 5 milioni 200 mila euro e paga 1.000 euro di interessi passivi ogni giorno? Invece di utilizzare queste risorse per svuotare della sabbia il porto, che a breve sarà completamente chiuso, per favorire parenti e amici, utilizzano in maniera così sciagurata i soldi dei cittadini?

Ultimo particolare: lo scorso anno il Comune ha ricevuto circa 100.000 euro e in passato è stato fornito di una draga, che per disinteresse e incapacità dei dipendenti comunali non è mai entrata in funzione con evidente spreco del denaro pubblico. Con parenti, amici e cooperative sociali può mai decollare il turismo a Cetraro?