Premio Sila alla carriera a Stefano Rodotà

La giuria del Premio Sila ’49 – composta da Piero Bevilacqua, Francesco Maria Greco, Renato Greco, Romano Luperini, Marta Petrusewicz, Anna Salvo, Emanuele Trevi, Massimo Veltri e il presidente Amedeo Di Maio – ha annunciato la cinquina dei libri finalisti dell’edizione 2015 che si svolgerà a Cosenza il 19, 20 e 21 novembre.

Sono: Marco Balzano con “L’ultimo arrivato” (Sellerio), Leonardo Colombati con “1960” (Mondadori), Marco Missiroli con “Atti osceni in luogo privato” (Feltrinelli), Daniele Rielli con “Lascia stare la gallina” (Bompiani) e Antonio Scurati con “Il tempo migliore della nostra vita” (Bompiani).

La giuria ha annunciato, inoltre, che il Premio speciale alla carriera verrà conferito al giurista e politico Stefano Rodotà. Nato a Cosenza nel 1933, Stefano Rodotà è professore emerito di diritto civile dell’Università di Roma La Sapienza. E’ tra gli autori della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea; è stato presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali e ha presieduto il gruppo europeo per la tutela della privacy. Editorialista di “La Repubblica”, è autore di numerose opere tradotte anche in diverse lingue.

Venerdì 20 novembre, alle ore 17.30, Stefano Rodotà terrà una lectio magistralis a Palazzo Arnone a Cosenza. Rinato nel 2012, il Premio Sila, nell’arco di tre edizioni, si è affermato per l’impegno a promuovere le opere di rilievo civile, l’analisi e la critica sociale. Tra i premiati delle ultime edizioni Valeria Parrella, Alessandro Perissinotto, Sandro Bonvissuto e Giorgio Falco per la sezione letteratura, Roberta Carlini, Domenico Losurdo, Lucy Riall, Jean-Paul Fitoussi John Davis e Salvatore Settis per le altre sezioni.