Qualità della vita, città calabresi tutte in fondo alla classifica

Milano – Milano è la città italiana in cui si vive meglio: il capoluogo lombardo conferma la sua leadership e vince per il secondo anno consecutivo la classifica sulla qualità della vita 2019, la graduatoria del Sole 24 Ore giunta alla trentesima edizione. Maglia nera, quest’anno, è Caltanissetta, preceduta da Crotone. La coda della classifica è, anche quest’anno, occupata dalle province del Sud. A completare le ultime dieci posizioni sono Messina (100°), Trapani (101°), Agrigento (102°), Vibo Valentia (103°) ed Enna (104°). La tendenza che caratterizza le province meridionali sono gli scarsi punteggi ottenuti nella voce “demografia e società” che include, tra gli altri, indicatori come saldo migratorio, mortalità, tasso di natalità e aumento della speranza di vita. Nel dettaglio calabrese, Catanzaro è 85°, Reggio Calabria 91°, e Cosenza 96°.

La qualità della vita 2019 è una versione rivisitata della tradizionale indagine del quotidiano sul benessere nei territori, su base provinciale: rispetto all’anno scorso, infatti, il numero di indicatori è aumentato da 42 a 90, divisi in sei macro aree tematiche che indagano altrettante componenti dello star bene. Le classifiche di tappa sono: “Ricchezza e consumi”, “Affari e lavoro”, “Ambiente e servizi”, “Demografia e società”, “Giustizia e sicurezza”, “Cultura e tempo libero”. Milano è prima in più categorie, è un primato quasi totale ma buone posizioni, nella classifica generale 2019, arrivano per le province dell’arco alpino: sul podio ci sono anche Bolzano e Trento, rispettivamente al secondo e al terzo posto, seguite da Aosta.