Questione rom, ecco il welfare alla Mario Occhiuto

Mario Occhiuto è stato completamente travolto dalla nottata appena trascorsa per le vergogne della questione rom. Roba che gli attacchi di ansia (scusate, anzia) procurati da Iacchite’ sembrano una barzelletta.

Dopo aver decantato al mondo la soluzione del problema rom a Cosenza dopo 20 anni, il Comune non è stato in grado di capire che, forse, smantellando la tendopoli, ci sarebbero state famiglie (e soprattutto bambini) senza un riparo per la notte.

E’ dovuto intervenire il Garante per l’infanzia per sbattergli sul muso la sua incapacità. E così, appena tre ore dopo lo smantellamento, Occhiuto ha fatto rimontare le tende facendo una figura che è meglio non definire. Chissà cosa dirà oggi per “recuperare” il suo profilo di uomo serio, posato e decisionista.

Nel frattempo, vi proponiamo una riflessione. Sempre sulle modalità di gestione del “welfare” alla Mario Occhiuto.

Ecco le 600 euro che sono state date ai rom… ecco quello che hanno prodotto. Un mare di caos da dopoguerra.
Una signora, la mamma di Beniamino, ragazzo adolescente che abbiamo visto crescere, mi ha detto.
“Noi a giugno, quando la tendopoli fu costruita, eravamo a lavorare lungo le spiagge tirreniche a vendere i nostri oggettini. Ebbene siamo arrivati di sera e…ci avevano cacciati dal nostro rifugio lungo la sponda sinistra del Crati e nelle tende nuove di zecca non c’era più posto! Così ci siamo andati a cercare un affitto e lo abbiamo trovato. Adesso siamo venuti perché pensavamo che il contributo spettasse a tutti i rom censiti già sin dal primo censimento nel 2011. Pensavamo fossero soldi che spettassero a noi indistintamente, in quanto minoranze etniche in difficoltà”.
E invece no. La signora e molte altre famiglie si sono sentite dire:” Io qui non ti ho mai vista per cui non hai diritto al contributo”. Da un’assessora che é impossibile li possa conoscere.
Ma io mi chiedo: si può erogare un contributo in soldi, in maniera così scriteriata. Senza una programmazione e mi verrebbe di dire “a casaccio” dove coglio coglio!
La mamma di Beniamino mi ha detto poi, “signorina, ma lassù c’é qualcuno che vede tutto e questo qualcuno riporterà l’equilibrio nelle cose” Ne sono convinta anch’io.

Manuela Perna