Quirinale, Fico: “Spero che il nuovo capo di Stato sarà eletto entro il 3 febbraio”

‘L’auspicio è che entro il 3 febbraio ci sia il nuovo presidente della Repubblica” e mi auguro che ”ci sia il nome più condiviso”. E’ quanto ha detto Roberto Fico, presidente della Camera, ospite di ‘Mezz’ora in più’. “Per me è una grandissima responsabilità. In questi due anni il Parlamento è stato sempre aperto e sarà così anche per l’elezione del capo dello Stato. Stiamo completando i protocolli di sicurezza. Si partirà dai senatori a vita, le votazioni saranno con blocchi da 50”. Serve un ”profilo di alta moralità” per il nuovo capo dello Stato che deve essere “un’ancora per la nostra Repubblica, che spesso è troppo bistrattata”. Serve un presidente della Repubblica con un ”aderente alla nostra Costituzione e ai principi e ai valori forti che rappresentano in tutto e per tutto il nostro Paese, che è un Paese dove c’è una grande civiltà”. ‘Ce ne sono molti”, che rispondono a questi requisiti, ha assicurato Fico.

VOTAZIONI E COVID

I no vax possono entrare alla Camera con il tampone e dunque possono venire a votare” spiega il presidente della Camera. “I positivi non possono votare alla normativa vigente e questo non costituisce nessuna violazione di procedura costituzionale”. ”Non c’è nessun rischio di ricorsi” aggiunge, parlando della ‘macchina organizzativa’ di Montecitorio in tempi di Covid in occasione dell’elezione del nuovo capo dello Stato.

”I grandi elettori del Colle positivi non possono votare, come previsto dalla legge. Abbiamo avuto una conferenza dei capigruppo di recente su questo tema -ha spiegato- e ne abbiamo una anche domani. L’istruttoria continua. In questo momento di emergenza sanitaria conclamata non dobbiamo dare messaggi sbagliati alla cittadinanza, fermo restando che ne discuteremo ancora”. “Il non vaccinato invece, oggi, alla Camera -ribadisce Fico- come in tutte le altre sedi istituzionali, può entrare con il tampone. Quindi può venire a votare con il tampone. In questi due anni -ha assicurato Fico- abbiamo lavorato in modo molto serrato, abbiamo avuto un’organizzazione scientifica tant’è che alla Camera, un luogo molto frequentato, non abbiamo mai avuto un cluster, un focolaio. Siamo riusciti garantendo a pieno regime la funzione legislativa e l’abbiamo fatto nel migliore dei modi”. ”Allo stato, alla Camera ci sono 29 deputati positivi con la curva in discesa. Non so quanti ce ne siamo al Senato, penso tra 6 e gli 8…” ipotizza. ”Ci teniamo che al giuramento del nuovo capo dello Stato ci possano essere tutti i grandi elettori. E quindi saranno tutti tamponati con un tampone rapido di ultima generazione che faremo fare prima di entrare in Aula”.