Rapporti tra clan e forze dell’ordine: 2 arresti tra cui un poliziotto

Due persone, tra cui anche un appartenente alle forze di Polizia, sono state arrestate stamani (e poste ai domiciliari) con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.

Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Gip della distrettuale antimafia di Catanzaro e rientra in una più ampia attività investigativa condotta dal procuratore aggiunto Vincenzo Luberto e dal sostituto Pierpaolo Bruni, sotto il coordinamento del Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri. L’arresto è stato eseguito dalla Squadra mobile della questura di Cosenza e dal Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri.

Secondo la tesi degli inquirenti si sarebbe disarticolato un contesto di criminalità organizzata egemone nel capoluogo bruzio e nel suo hinterland, tanto che lo scorso 6 aprile 33 soggetti ritenuti appartenenti al cosiddetto clan degli Zingari, nell’ambito dell’inchiesta Nuova Famiglia sono stati condannati – col rito abbreviato – a pene molto pesanti e Maurizio Rango è stato condannato all’ergastolo.

In questo contesto sono stati acquisiti presunti rapporti collusivi tra appartenenti alle Forze dell’ordine e soggetti appartenenti alla ‘ndrangheta.

I particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza che si terrà a Catanzaro, alle 11 presso la sede della Procura della Repubblica.