Reggina-Cosenza 0-0. I Lupi resistono in 10, Falcone eroe del Granillo

FOTO DI ANDREA ROSITO

Termina a reti inviolate il derby calabrese tra Reggina e Cosenza, andato di scena ieri sera al Granillo. Le due formazioni sono tornate ad affrontarsi in cadetteria dopo ben 18 anni. Partita tutto sommato gradevole già dalla prima frazione, con il Cosenza che parte bene anche se la Reggina ci mette poco a prendere in mano le redini del gioco. Gli amaranto fanno del possesso palla la loro arma migliore, passando in pochi minuti dalla gioia del gol alla delusione per il penalty fallito da Denis, neutralizzato dal bravo Falcone, assoluto protagonista del match. In tutto questo, il Cosenza rimane in dieci per l’espulsione per doppia ammonizione di Tiritiello (che ha preso la palla con le mani a dire il vero quando aveva già superato la linea bianca), il quale obbliga i suoi compagni a dover affrontare l’intero secondo tempo in inferiorità numerica. Con l’uomo in meno, Roberto Occhiuzzi è costretto a dover rimescolare la carte in tavola, giocando una partita di attesa e sacrificio e alla fine viene premiato dal risultato.

Il tecnico degli amaranto, Domenico Toscano, invece, inserisce più attaccanti per cercare di trovare il gol della vittoria ma l’estremo difensore ospite, Falcone, si rende artefice di diversi interventi provvidenziali che consentono al Cosenza di salvare il risultato. E’ lui l’indiscusso eroe del Granillo: almeno cinque più il rigore le parate che consentono al Cosenza di tornare a casa imbattuto.

Il ritorno allo stadio del pubblico, se pur in maniera ridotta, non è coinciso con un successo. La Reggina ha assediato il Cosenza per tutto l’arco della partita, a maggior ragione dopo l’espulsione di Tiritiello. Il gol sembrava sempre dietro l’angolo, ma il tabellino è rimasto vuoto.
Chiaro come nell’arco della gara anche la sfortuna (e la ormai leggendaria fortuna del Cosenza) abbiano fatto la loro parte, ma certe occasioni non si possono sprecare e per la Reggina siamo già a due partite con l’asticella del rammarico alle stelle.

Al fischio finale dell’arbitro Ros, Reggina e Cosenza si dividono la posta in palio, che lascia tanto rammarico ai padroni di casa, mentre per gli ospiti è decisamente un punto guadagnato. Dopo quattro giornate disputate, entrambe le formazioni restano comunque ancora imbattute, ma tutto fa pensare che potranno essere protagoniste in questo campionato, avendo tutte le carte in regola per poter centrare i rispettivi obiettivi.

Tra le note liete, c’è quella di aver visto sfidarsi due tecnici calabresi, vero orgoglio della nostra terra per la loro bravura e professionalità. L’augurio è quello di poter vedere nella gara di ritorno al San Vito-Marulla, la presenza massiccia di entrambe le tifoserie. Se ciò avvenisse, significherebbe la sconfitta di questa brutta pandemia e la vittoria della vita, perché il calcio è vita (fonte Rcs Sport).

LA CRONACA

Il Cosenza si presenta al Granillo a testa altissima, attaccando fin dal primo istante. Decisamente pericoloso Bittante al 3′, il quale sulla fascia sinistra guadagna il fondo e crossa sul primo palo. In tuffo è attento Guarna ad allontanare il pallone. La Reggina non è da meno grazie soprattutto ai tre uomini maggiormente ispirati, ovvero Bellomo, Menez e Liotti. Tre calciatori che non danno punti di riferimento e spaziano su più zone del campo, soprattutto il francese pronto a spostarsi sia sugli esterni che ad abbassarsi per creare gioco.

Il pressing della Reggina si alza con il passare dei minuti. Al 13′ è Menez a concretizzare il primo tentativo verso la porta, con un tiro dal limite dell’area rimpallato dalla difesa. Il Cosenza dimostra di soffrire il baricentro alto degli amaranto, sempre più padroni del campo. Rischiano come non mai gli ospiti al 18′, quando all’altezza della propria area Idda perde palla contrastato da Bellomo. Lo stesso trequartista amaranto non riesce a fiondarsi sul pallone in tempo, venendo chiuso da Falcone. Coraggioso l’estremo difensore, che avrebbe potuto causare calcio di rigore.

Costruisce molto bene la formazione di casa. Al 30′ Menez crossa basso dalla destra. Al centro di prima intenzione ci prova Bianchi, ma il tiro è murato dalla difesa. La gara viene scossa al 34′ con una punizione dai 30 metri ben calciata da Bellomo. In area di rigore Loiacono sembra risolve una mischia furibonda. L’arbitro si prende qualche secondo per decidere. La palla è entrata, il gol sembra convalidato. Dopo una serie di consultazioni anche con il guardalinee, il direttore di gara decide invece di assegnare il calcio di rigore per fallo di mano, mostrando il cartellino rosso all’indirizzo di Tiritiello. Dal dischetto si presenta Denis, il quale viene ipnotizzato da Falcone.

Il secondo tempo vede sempre protagonista la Reggina. Al 2′ Bellomo semina il panico sulla sinistra, entra in area e appoggia in mezzo a Liotti. L’esterno non colpisce bene, mandando il pallone alto. Bellomo al centro dell’attenzione: anche il trequartista riceve palla da Menez e impegna Falcone con una conclusione a cercare il secondo palo. Azioni da gol a pioggia per la Reggina, al 6′ da calcio d’angolo al centro spizza di testa Cionek, a sfiorare la traversa.

Attacca a testa bassa la squadra di casa, dando vita ad un assedio che il Cosenza non può arginare, pur salvandosi per un nulla in più occasioni. Al 17′ Crisetig si ritrova con le mani tra i capelli, dopo un tiro rasoterra simile ad un calcio di rigore. La palla è destinata alla rete, ma Falcone la devia in calcio d’angolo. Crisetig ancora alla conclusione dal limite al 21′, ma è sempre l’estremo difensore a dire di no.

Il Cosenza riesce ad affacciarsi dalle parti di Guarna al 35′ con un tiro dal limite di Kone. Pallone controllato centralmente dal portiere amaranto. La palla non sembra voler entrare. Al 37′ è pericolosa una girata di testa di Denis, spentasi a pochi centimetri dal primo palo. Menez cerca e sfiora il gol al 38′, entrando in area dalla fascia sinistra. Il pallonetto eseguito dal francese sbatte sulla traversa. Il tempo scorre via velocemente e il costante dominio della Reggina si conclude in un nulla di fatto, nonostante le diverse palle gol create e una prestazione ospite segnata dall’uomo in meno.

REGGINA-COSENZA 0-0

REGGINA (3-4-1-2): Guarna; Loiacono, Cionek, Delprato (79′ Lafferty); Rolando (69′ Situm), Bianchi (62′ Folorunsho), Crisetig, Liotti (79′ Di Chiara); Bellomo (62′ Mastour); Ménez, Denis. a disposizione: Farroni, Gasparetto, Rossi, Stavropoulos, De Rose, Faty, Vasic. Allenatore: Toscano.

COSENZA (3-4-2-1): Falcone; Ingrosso, Idda, Tiritiello; Baez (81′ Ba), Bruccini, Petrucci (53′ Kone), Bittante; Carretta (81′ Sueva); Gliozzi (53′ Corsi), Sacko (45′ Legittimo). A disposizione: Saracco, Legittimo Schiavi, Bouah, Bahlouli, Sciaudone, Petre, Borrelli. Allenatore: Occhiuzzi.

Arbitro: Ros di Pordenone. Assistenti: Muto – Palermo IV Uomo: Fourneau

Ammoniti: Idda, Baez, Ba (C), Liotti, Menez, Crisetig, Folorunsho (R). Espulsi: al 34′ Tiritiello (C) per doppia ammonizione, corner: 12-1