Reggina-Cosenza, il derby “speciale” di Mimmo Toscano e Michele Napoli

Mimmo Toscano e Michele Napoli sono un pezzo di storia del Cosenza Calcio. Hanno allenato il Cosenza Calcio per tre stagioni, dal 2007-08 al 2009-10 vincendo due campionati di Serie D e Serie C2 e conquistando una tranquilla salvezza nel successivo campionato di Serie C1 e anche la finale di Coppa Italia Lega Pro, che poi non hanno potuto “giocarsi” perché, nel frattempo, era arrivata la nuova proprietà e li aveva… esonerati tra l’incredulità generale. Ma è chiaro che il loro rapporto con Cosenza e con il Cosenza Calcio non è stato minimamente intaccato da quella “disavventura”.

Mimmo nel 2007 aveva 37 anni ed aveva smesso da poco di giocare. Allenava la Berretti del Rende di Massimo Mirabelli, Damiano Paletta e Pino Chianello e il direttore sportivo decise a sorpresa che sarebbe toccato a lui allenare il Cosenza nato dalle ceneri del vecchio Rende. Due campionati vinti riportando l’entusiasmo in una tifoseria fiaccata dal rovinoso fallimento del 2003 e da 4 lunghi anni di avvicendarsi di avventurieri in quarta serie. Presto diventò “Mimmo One” o “il cannibale” per la quantità “industriale” delle vittorie del nuovo Cosenza. Tra i protagonisti di quelle stagioni c’era anche Roberto Occhiuzzi – oggi tecnico rossoblù – insieme a tanti altri ottimi calciatori come Stefano Ambrosi, Massimimo Morelli, Ivan Moschella, Nello Parisi, Luca Altomare, Andrea Musacco, Ciccio De Rose, Domenico Danti, Alessandro Bernardi, Domenico Fabio, Vincenzo Cosa, Polani, Lele Catania, Mortelliti, Battisti… Poi il campionato di Serie C, che aveva portato il nuovo presidente Carnevale e una serie di dissidi in società, tali da condizionare un cammino che era stato comunque più che dignitoso e aveva portato i Lupi a ridosso della zona playoff grazie anche all’arrivo di giocatori importanti come Stefano Fiore e il pitone Raffaele Biancolino. Poi a 5 giornate dalla fine l’esonero targato “Peppuccio” (chi deve capire, capisce…) e bonanotte ai sonatori. Ma Toscano ormai aveva spiccato il volo nel borsino dei tecnici emergenti e da lì era iniziata la scalata ad altre piazze importanti, soprattutto Terni e Novara, con le quali aveva conquistato la Serie B. Gli è sempre piaciuto il calcio propositivo, il 3-4-3, con una cura maniacale per il pressing alto, per le sovrapposizioni, i tagli degli esterni, i passaggi filtranti. E’ sempre un piacere veder giocare le squadre di Toscano, compresa la Reggina ci mancherebbe altro.

Mimmo aveva già Cosenza nel cuore prima di diventarne l’allenatore: nel 1997-98 aveva giocato da ala tornante nel Cosenza tornato in Serie B con Sonzogni al timone ed era rimasto anche nella stagione successiva e poi aveva anche sposato una ragazza cosentina e si era stabilito qui. Insomma, uno di noi a tutti gli effetti e la piazza aveva contestato a lungo il suo esonero, seguendo poi sempre con interesse la sua carriera successiva: Ternana, Novara, Avellino… Domani sarà la prima volta che ce lo troviamo come avversario e se Mimmo ha già detto che non può essere una partita come le altre, figurarsi per noi avere lui come avversario…

Il suo vice è da sempre Michele Napoli, cosentino purosangue e anche lui con il Cosenza Calcio nel cuore e non solo per averlo allenato insieme a Toscano. Napoli è stato uno dei pilastri del settore giovanile rossoblù a metà degli anni Ottanta passando dagli Allievi alla Berretti allenata da Franco Gagliardi. Michele era il centravanti di quella squadra e faceva coppia con Walter Mirabelli, che poi sarebbe riuscito a imporsi e ad esordire con mister Montefusco. Ma c’erano anche altri ottimi talenti cosentini: il portiere Gianluca Moretti, i terzini Vitari e Pasqua, lo stopper Martino, il libero Veltri, i centrocampisti Cappelli, Marcello Occhiuto, Alessandro Bilotta e Costantino Arlotta. Una bella squadra, non c’è che dire e molti altri avrebbero meritato, come Mirabelli, di affermarsi in maglia rossoblù. Michele Napoli poi avrebbe continuato a giocare con il Rende e con altre squadre della provincia segnando dappertutto e confermando le sue qualità, purtroppo non adeguatamente valorizzate. Il “ragazzo” però poi si è rifatto con gli interessi nella sua carriera di allenatore al fianco del grande Mimmo Toscano, con il quale ormai forma un tandem indissolubile da più di dieci anni. E sarà anche per lui un’emozione particolare giocare contro il “suo” Cosenza.