Reggio 2020, totosindaco nel centrodestra: spunta anche Giuseppe Meduri

A Reggio Calabria siamo ormai al totosindaco. La coalizione di centrodestra è strafavorita per le prossime elezioni, vista e considerata la “caduta libera” del sindaco in carica Falcomatà e della sua coalizione di centrosinistra. Ma all’interno della destra la questione del candidato non è ancora definita. Si sa che toccherà alla Lega esprimere il giudizio finale (considerata l’imbarazzante serie di arresti che ha colpito Fratelli di… ‘ndrangheta, pardon d’Italia!) ma non c’è ancora certezza sul profilo vincente. Il più quotato rimane sempre Antonino Minicuci, vecchia conoscenza del territorio reggino. Per anni è stato dirigente della Provincia di Reggio Calabria, negli anni della presidenza targata Giuseppe Raffa, traghettando l’Ente nella trasformazione in Città metropolitana. La sua esperienza in riva allo Stretto si è interrotta proprio in concomitanza con la nascita del nuovo ente e l’elezione di Giuseppe Falcomatà a sindaco Metropolitano. Minicuci dall’ottobre del 2018 al marzo del 2020 ha ricoperto il ruolo di Direttore Generale del Comune di Genova, ed ora è tecnicamente in pensione anche se offre ancora la propria opera al territorio ligure. È stato quindi tra i protagonisti della rinascita del Ponte che ricollegherà Genova, e da oggi avrà il compito di tenere salda una coalizione che fino all’altro giorno si diceva compatta e vincente ma che oggi non è ancora riuscita a ufficializzare il suo nome.

Perché? Ma perché c’è ancora qualcuno che pensa ad altri profili. Come per esempio quello della pasionaria Angela Marcianò, universalmente riconosciuta come “pupilla” del magistrato Gratteri e già assessore nella Giunta Falcomatà. Ma non solo.

Nelle ultime ore si è fatto anche il nome di Giuseppe Meduri, figlio dell’ex senatore Renato, famoso per la sua attività nei moti del 70 a Reggio, dei quali tra pochi giorni ricorrerà il 50° anniversario. Per 30 anni, Renato Meduri ha fatto il senatore senza produrre nulla per la sua città e oggi percepisce una pensione importante dal Senato e un bel vitalizio della solita Regione Calabria…
Il figlio Giuseppe, invece, è un giornalista e lavora nello staff della comunicazione (!) del governatore della Lombardia Fontana dopo essere stato l’addetto stampa di Scopelliti alla Regione Calabria dal 2010 al 2014. Il rampollo di Meduri, dunque, sarebbe molto gradito alla frangia degli scopellitiani e viene caldeggiato dalla fedelissima Tilde Minasi, in modo da incassare la candidatura e riprendere – in caso molto probabile di vittoria – le redini della città! Salvini sta valutando il tutto e sta anche prendendo atto del fatto che a Forza Italia e in particolare all’impresentabile Ciccio Cannizzaro starebbe molto meglio Meduri rispetto a Minicuci. Ma la partita è ancora tutta aperta.