Reggio, 50° anniversario Bronzi di Riace. Aloisio: ‘Ennesimo pasticcio alla calabrese’

“Era il 14 aprile quando scrissi un post riguardante il “logo” che avrebbe dovuto rappresentare il 50º dei Bronzi di Riace. Parlavo non solo della (molto presunta…) qualità del lavoro presentato ma esternavo anche la preoccupazione che il nostro territorio non riuscisse a cogliere questa occasione unica di rilancio turistico, date le premesse”.

A scriverlo, in un post su Facebook, è il presidente di Confesercenti Reggio Calabria, Claudio Aloisio.

“Oggi, 1 giugno (ieri per chi legge, ndr), sembrerebbe che le mie preoccupazioni avessero ragion d’essere. Della tanto decantata cabina di regia che avrebbe dovuto coordinare gli eventi, la promozione e la comunicazione, nessuna traccia. Ogni Ente sta “camminando” in splendida solitudine senza alcuna sinergia e raccordo con gli altri, emanando bandi ed elaborando “strategie” che rischiano di sovrapporsi per obiettivi, date e luoghi.

Non si ha alcuna notizia della campagna di comunicazione che avrebbe dovuto supportare l’anniversario del ritrovamento. (Ricordo a me stesso che la promozione estiva di un territorio avviene già a partire, almeno, da gennaio/marzo nel contesto di una strategia di marketing territoriale efficace e ragionata).
Non si capisce chi gestirà, e come, il calendario degli eventi. Peraltro ancora non si sa nemmeno quali eventi ci saranno e come e quando verranno veicolati all’esterno per attrarre turisti”.

Aloisio ha poi aggiunto: “Insomma, l’ennesimo pasticcio alla calabrese che sottolinea l’impreparazione e lo scollamento dalla realtà di una classe dirigente, di destra o sinistra che sia, la quale dimostra un imbarazzante inadeguatezza non riuscendo a cogliere nemmeno occasioni che vengono servite su un piatto d’argento.

Ed eccoci qui quindi, all’inizio di giugno a dover correre, ognuno facendo la propria gara però. Perché nemmeno questo si è riusciti a fare: se pur in ritardo almeno correre tutti insieme, per cercare di mettere una pezza che, a questo punto, rischia di essere peggiore del buco, anzi della voragine di manchevolezze che sta caratterizzando l’ennesima, gigantesca, occasione persa”.