Reggio, affari e riciclaggio tra ‘ndrangheta e imprenditori: i nomi degli arrestati

Personale della Direzione investigativa antimafia e militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria – sotto il coordinamento della locale procura reggina diretta da Giovanni Bombardieri – stanno dando corso a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip di Reggio nei confronti di 12 persone (8 in carcere e 4 agli arresti domiciliari) gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno, associazione per delinquere, impiego di denaro di provenienza illecita, autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, tutti comunque aggravati dalle modalità mafiose.

Le indagini, durate 2 anni, hanno avuto ad oggetto illeciti commessi dal 2011 al 2021 e sono state integrate e riscontrate da plurime e convergenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia, formatesi autonomamente e in tempi diversi. Peraltro, le investigazioni – allo stato del procedimento e impregiudicata ogni diversa successiva valutazione nel merito – avrebbero consentito di svelare ulteriori ipotesi di impiego di denaro o beni o utilità di provenienza illecita e autoriciclaggio che coinvolgono la provincia di Pescara, ove taluni indagati avrebbero sostenuto, con proventi derivanti dall’attività criminale, un investimento finalizzato all’avviamento e alla gestione di due supermercati.

Nello specifico, gli imprenditori reggini coinvolti nell’iniziativa economica sviluppata in tale area sarebbero accumunati dai rapporti di solidarietà criminale con la cosca De Stefano, sebbene questo non sarebbe l’unico tratto collusivo con la ‘ndrangheta reggina, atteso come la gran parte di loro vanterebbe anche ulteriori rapporti di solidarietà criminale con altre cosche.

In manette l’ex assessore Dominique Suraci

C’è l’ex assessore di Reggio Calabria, Dominique Suraci, fra le 12 presone arrestate stamane dagli uomini del Centro operativo della Dia della città calabrese dello Stretto nell’ambito dell’operazione antimafia coordinata dalla Procura distrettuale reggina. Surace è coinvolto nella sua qualità di imprenditore legato, secondo l’accusa, alla ‘ndrangheta. Nell’indagine della Dia reggina compaiono i nomi di imprenditori molto noti, operanti nel settore della grande distribuzione alimentare e dell’edilizia legati, in particolare, ai clan De Stefano e Araniti, ma anche ad altri clan

I nomi delle persone colpite dall’ordinanza

Sono finiti in carcere Dominique Suraci, 54 anni; Francesco Armeni di 68 anni; Andrea Chilà di 57 anni; Domenico Gallo di 66 anni; Giampiero Gangemi di 53 anni; Sergio Gangemi di 48 anni, Fortunato Martino detto “Nato” di 59 anni e Antonino Mordà di 53 anni.

Agli arresti domiciliari Gaetano Coppola di 83 anni, Roberto Di Giambattista di 65 anni, Vincenzo Lo Giudice detto “Enzo” di 60 anni e Giuseppe Antonio Milasi detto “Pino” di 53 anni.

Indagati a piede libero Luigi Bagnato, 68 anni; Filippo Antonio Barcaiolo, 40 anni; Marcello Brunozzi, 71 anni; Francesco Cozza detto “Ciccio”, 48 anni; Carmelo Maria Romeo, 44 anni; Domenico Siclari, 63 anni; Tiziana Spina, 41 anni; Gianluca Taverniti, 44 anni.