Reggio, brogli elettorali: nuovo arresto per Castorina. Nella rete altri suoi “fedeli” e un funzionario

di Lucio Musolino

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Altri cinque arresti e un’interdizione. Il procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri l’aveva detto il 14 dicembre che l’arresto del consigliere comunale Antonino Castorina (Pd) e del presidente di sezione Carmelo Giustra era solo il primo step dell’inchiesta sui brogli elettorali alle elezioni amministrative del 20 e 21 settembre 2020. La Digos della questura di Reggio Calabria ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di sei soggetti indagati, a vario titolo, per ipotesi di alterazione del voto, falsità ideologica in atto pubblico e abuso d’ufficio.

Su richiesta del procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dei sostituti Paolo Petrolo e Nunzio De Salvo, il gip Stefania Rachele ha disposto cinque arresti domiciliari e una misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico. Tra gli arrestati c’è di nuovo il consigliere comunale Nino Castorina, ex componente del direttivo nazionale del Partito democratico. Gli altri indagati fanno parte del suo entourage e c’è pure un funzionario amministrativo. Stando all’inchiesta della Procura, si tratta dei soggetti che l’hanno aiutato nel reperire le copie delle tessere elettorali che poi sono state utilizzate per far risultare il voto degli anziani che non si sono mai recati al seggio.

In attesa di conoscere i dettagli dell’indagine, l’ossatura dell’impianto accusatorio dovrebbe essere rappresentata dai riscontri eseguiti dalla Digos alle dichiarazioni rese ai pm dal presidente di seggio Carmelo Giustra, arrestato a dicembre nella prima tornata dell’inchiesta. Ai pm, in particolare, Giustra ha ammesso che “c’era l’accordo con Castorina” e che quest’ultimo, in barba a tutti i regolamenti, gli aveva fatto la nomina a presidente di seggio all’interno della sua segreteria. E aveva piazzato, inoltre, un suo parente all’interno del seggio elettorale e un altro soggetto che lo stesso Giustra aveva incontrato nella segreteria di Castorina gli aveva portato l’elenco dei nominativi di anziani e dei numeri di tessera elettorale che doveva inserire come voti.

“Mi ha detto: ‘Qua c’è una busta, ci sono dei nomi di persone e ci sono accanto segnate le tessere elettorali. – aveva affermato Giustra nel corso dell’interrogatorio – Guarda tu non devi fare altro che annotarle tutte’. Mi dice: ‘Vedi che lo dobbiamo fare per forza. Sai, qua siamo in una zona di Archi, qua, là, dobbiamo farlo… non se ne accorge nessuno. Lo devi fare. In qualche modo, piano piano lo fai’. Gli ho detto ‘va bene’. Alla fine io devo mettere lo stesso ‘conoscenza personale’ di almeno una cinquantina di persone”. Stando sempre a quanto affermato da Giustra, dell’elenco che gli era stato recapitato dalla finestra ha aggiunto 14 voti: “Ogni volta che… riuscivo a scrivere un nome sul registro, automaticamente mettevamo dentro una tessera”.

Naturalmente la preferenza sarebbe andata sempre a Castorina, risultato il primo degli eletti di tutto il centrosinistra: “Tutte io le ho fatte. – sono le parole di Giustra – Non ho messo sempre solo Castorina. Alcune volte ho fatto Castorina e il sindaco Falcomatà, altre volte ho scritto Castorina a stampatello, altre volte Castorina per esteso, corsivo. Sempre Castorina. Qualche altro nominativo l’ho messo… sempre del partito Pd. Tanto per non fare vedere che era solo Castorina, li ho buttati lì. Non mi ricordo chi… ho preso dei nominativi, che c’erano due donne che si portavano nella lista di Castorina per fare in modo che fossero tutti diversi”.