Reggio, caso “Libri in Festa Tour”: i vigili sgomberano lo stand ma i titolari replicano: “È un abuso”

Reggio Calabria. Venuta a conoscenza di vendita non autorizzata di libri, avendone concessione per esclusiva esposizione oltre tutto oltre il periodo consentito, la polizia municipale nel pomeriggio di ieri è intervenuta sanzionando uno stand sul Lungomare Falcomatà che da espositivo si era trasformato in corso d’opera in centro di libera vendita a prezzo ridotto di libri di vario genere, creando concorrenza sleale a danno delle librerie autorizzate della città. Oltre alle relative sanzioni pecuniarie e amministrative su direttiva del comandante Zucco è stato imposto lo sgombero dello stand trasmettendone comunicazione al settore competente.

“Il nostro legale è in possesso di tutta la documentazione e si muoverà in tal senso. Siamo vittime di un abuso”. È quanto ha dichiarato a Rtv l’Associazione “Le Città del Libro”, in merito alla vicenda legata alla sanzione e allo sgombero dello stand “Libri in Festa Tour” allestito sul lungomare Falcomatà, seguita alla segnalazione di un noto libraio reggino.
Dall’associazione chiariscono ancora: “Siamo in possesso di una regolare autorizzazione, e proroga, fino a giorno 11, in regola con tutti i versamenti (come si evince dalla proroga stessa pari ad oltre 1.700 euro, ndr). Altrimenti come saremmo potuti rimanere tutto questo tempo? Non passiamo certo inosservati”.
“La nostra Associazione ha fatto una normale e regolare richiesta per svolgere una manifestazione per promuovere la lettura. Proponendo prezzi bassi accessibili a tutti. E che senso avrebbe avuto stare lì senza poterli vendere? Sta diventando tutto veramente ridicolo” è l’amara conclusione. AGGIORNAMENTO: RIAPERTO LO STAND Ieri sera, dopo poco meno di 24h di chiusura, hanno riaperto al pubblico e alla vendita i gazebo del Festival del libro.
Gli organizzatori disponevano non solo delle autorizzazioni ad occupare il suolo pubblico ma anche a vendere al cliente finale. Adesso gli stand rimarranno aperti come da programma.
Si conclude in modo rocambolesco una brutta vicenda che aveva fatto scendere una nube di ilarità e di sospetto. Tutti si chiedevano infatti come una struttura così in vista potesse non disporre delle autorizzazioni necessarie, perché i controllori “non hanno controllato”? Ecco la risposta, era tutto in regola.