Reggio, processo Miramare. Chiesta la conferma della condanna di Falcomatà e della giunta

La procura generale di Reggio Calabria ha chiesto la conferma delle condanne inflitte in primo grado al sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà e alla sua ex giunta a processo per il caso Miramare, l’affidamento del grande Albergo sul Lungomare di Reggio Calabria ad un’associazione privata gestita da un amico personale del primo cittadino. In primo grado Falcomata fu condannato a 16 mesi di reclusione mentre gli altri amministratori l’ex segretario comunale e lo stesso imprenditore beneficiaria a 12 mesi.

Col sindaco furono condannati ad un anno anche gli assessori appartenenti alla prima giunta: Saverio Anghelone, Armando Neri, Rosanna Maria Nardi, Giuseppe Marino, Giovanni Muraca, Agata Quattrone e Antonino Zimbalatti. Stessa sorte anche per il segretario comunale Giovanna Antonia Acquaviva, per la dirigente comunale del settore “Servizi alle imprese e sviluppo economico” Maria Luisa Spanò e per l’imprenditore Paolo Zagarella.

L’accusa è per tutti gli imputati abuso d’ufficio. La requisitoria è stata condotta dal sostituto procuratore della Dda reggina, Walter Ignazitto, che ha coordinato le indagini e rappresentato l’accusa in Tribunale. La Corte d’appello è presieduta dalla dottoressa Lucia Monica Monaco, giudici a latere Antonino Laganà e Concetta Garreffa.