Reggio, cosa farà il Pd dopo le nomine di Falcomatà? Ecco gli scenari possibili

Ieri vertice del democrat dopo la sentenza Miramare a Reggio. Da Roma a Catanzaro tutti sono rimasti sorpresi della decisione del sindaco Falcomatà sulle nomine. E il partito che nel giorno della condanna è rimasto quasi in silenzio (anche forse per vendicarsi rispetto alle mosse del sindaco già alle Regionali) ha discusso di quanto successo durante un incontro in video conferenza al quale ha partecipato anche Francesco Boccia. Un partito che di fatto esiste a queste latitudini solo nel periodo elettorale ha criticato le scelte del primo cittadino. Ma questa volte le parole sono state chiare: nessuna solidarietà è stata espressa in maniera ponderata. Questo perché le scelte sulla nomina dei due vicesindaci (Comune e Città Metropolitana) è arrivata senza una concertazione con le cariche politiche.
E mentre il sindaco chiedeva spiegazioni su questo aspetto è arrivata una nuova doccia fredda. Perché il Pd valuta il da farsi per il prosieguo dell’esperienza al Comune e alla Metro City e anche assessori che fino a ieri (almeno formalmente) esprimevano elogi per il sindaco adesso sono pronti a voltare le spalle al primo cittadino.

Ma il risvolto più pericoloso per la nuova gestione di Palazzo San Giorgio è legato alla direzione che prenderà il Pd in consiglio comunale. Perché nel caso in cui il Pd dovesse decidere di non appoggiare Brunetti, l’amministrazione comunale non avrebbe di fatto la maggioranza per poter governare. Una ipotesi questa che si cerca di scongiurare ma intanto si resta in stand-by e si dovrà attendere la prossima settimana per capire quali saranno le decisioni finali dei partiti e delle liste civiche collegate al centrosinistra.
Che cosa potrebbe accadere perché tutto questo caos rientri? Il confronto con i nuovi vice e una redistribuzione degli incarichi all’interno delle amministrazioni con un sindaco (sospeso) che a quel punto dovrebbe acconsentire a un nuovo rimpasto non firmato da lui per dare peso ai partiti più importanti del centrosinistra. Al Comune, dopo le dimissioni quasi certe di Perna, ci sarebbero quindi due posti in giunta: oltre a Perna, infatti, c’è anche quello lasciato libero dall’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Muraca, sospeso insieme al suo “capo”.