Calabria 2020/21, Fratelli d’Italia o fratelli di ‘ndrangheta? Lo strano caso di Giuseppe Neri

A Reggio Calabria si respirava un’aria “nuova” all’interno del partito di Fratelli d’Italia. Infatti, dopo l’operazione “Libro Nero” che aveva portato all’arresto del consigliere regionale Sandro Nicolò, la Meloni aveva mandato in riva allo Stretto un cavallo di razza per riordinare e riportare la legalità nel partito che si rifà ai principi di patria, famiglia e legalità. Pertanto era stato nominato l’ex missino, colonnello dei carabinieri nonché deputato Edmondo Cirielli.

Il deputato vanta una lunga storia politica ricca di successi e cariche prestigiose. Il buon Cirielli ricopre l’incarico di Presidente della Provincia di Salerno, consigliere regionale della Campania ed è stato deputato per varie legislature. Ma al nostro moralizzatore mancava qualcosa nel Curriculum vitae per essere un politico di levatura nazionale: un’ indagine… Che in Italia non si nega a nessuno.

E infatti facendo una piccola ricerca in rete il nostro onorevole risulta indagato per corruzione aggravata con voto di scambio politico mafioso/camorrista. Ma guarda un po’ il caso… il moralizzatore di Reggio è peggio dei suoi conviviali!!! E non a caso, appena qualche mese dopo, altri soggetti di Fratelli d’Italia sono finiti nella tagliola delle inchieste: l’avvocato Giancarlo Pittelli, per esempio, che (anche se molti non lo sanno) aveva fatto in tempo a passare da Forza Italia alla Meloni prima di essere arrestato in Rinascita Scott. E come dimenticare il mitico Domenico Creazzo, il finanziare prestato alla politica e alla… ‘ndrangheta, campione di preferenze alle Regionali 2020, clamorosamente arrestato nell’operazione “Eyphemos”? E persino chi è entrato al suo posto ovvero Raffaele Sainato, indagato per voto di scambio nell’ultima inchiesta “Inter Nos” che è costata l’arresto al consigliere Udc Nicola Paris. Per non parlare di Luca Morrone, altro cavallo di “razza” della banda della Meloni, indagato per traffico di influenze nell’inchiesta Passepartout perché aveva accettato il patto corruttivo di “galantuomini” come Gigino Incarnato, che gli avevano promesso il posto di vicesindaco una volta che avesse sfiduciato Mario Occhiuto a Cosenza. Cosa che ha puntualmente fatto…

Cirielli e i suoi “picciotti”Creazzo (arrestato) e Neri (chiacchieratissimo)

Ma torniamo a Cirielli. Alla sua destra, tanto per non farci mancare nulla, siede il consigliere regionale Giuseppe Neri, ex uomo di Oliverio, che aveva pensato bene di salire sul carro del vincitore di turno, portandosi dietro i suoi piccoli e non scomodi scheletri che in questo nuovo partito sembrano più delle medaglie – visto il palmares del suo coordinatore provinciale Cirielli… – che dei demeriti. E non a caso il nome di Giuseppe Neri – naturalmente eletto – era finito in pole position tra quelli che si contendevano addirittura la prestigiosa (e molto ben retribuita, of course) carica di presidente del Consiglio regionale dopo l’arresto di Tallini. Ma avevano prevalso le ragioni di Ciccio “bummino” Cannizzaro e del suo delfino Arruzzolo (lo scifo…). Ora – tomo tomo cacchio cacchio – Neri sta lavorando sott’acqua e sotto traccia per essere ricandidato ma il soggetto non solo è chiacchierato ma è anche attenzionatissimo dalla Dda di Reggio, ma il nome di Giuseppe Neri appare regolarmente, addirittura da capolista, nella Circoscrizione Sud. 

Per chi non lo sapesse, Neri è in assoluto il ras dei voti del quartiere Catona dove spadroneggia la cosca Araniti che con il nostro nuovo uomo della destra reggina sembrerebbe avere diversI legami. Il suo più grande elettore risulterebbe quel Manlio Flesca, consigliere comunale dell’era Scopelliti, già condannato per associazione mafiosa esterna con esponenti del quartiere di Catona. Ma altre figure pittoresche circondano il nostro candidato alle Regionali. Infatti troviamo al suo fianco il mitico Franco Germanò. Si tratta del Germanò già assessore comunale di Scopelliti, braccio destro di Alberto Sarra (arrestato e condannato nelle inchieste di Cafiero De Raho) e poi transitato nell’area di Scopelliti (la cui fedina penale non ha bisogno di “presentazioni”…) ed infine nel gruppo di Nicolò (tuttora agli arresti). Ora, caro amico Neri, apri gli occhi perché forse il Germanò porta male… Ma in giro si dice che sotto questo aspetto Neri possa dormire sereno e tranquillo, vista la sua grande amicizia con qualche pm al di sopra di ogni sospetto. Almeno per adesso…

E forse dev’essere per questo che attorno al Neri gironzola anche il consigliere comunale Antonio Pizzimenti, anche lui transitato in Fratelli d’Italia sotto la guida di Sandro Nicolò e presente in maniera massiccia nelle carte dell’inchiesta che ha portato all’arresto dell’ormai ex consigliere regionale.

Invece alla sinistra del Cirielli siede un altro consigliere comunale, anche lui transitato con Nicolò in Fratelli d’Italia, il maestoso Luigione Dattola. Eletto a consigliere della città metropolitana grazie all’interessamento del Nicolò, il Dattola è espressione del territorio della cosca dei Labate dove ha fatto il pieno dei voti.

Orsù, cara Meloni, allora cambia il nome al tuo partito: non più Fratelli d’Italia ma bensì Fratelli di ‘ndrangheta, visti gli attori in campo.