Reggio. La nomina del direttore del Suem 118 non convince la Cgil

La Cgil usa il sarcasmo nel commentare la decisione dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria di procedere all’assegnazione dell’incarico di direttore del Servizio di urgenza ed emergenza medica reggino. A parlare sono la segretario generale ed il segretario per la sanità della Fp Cgil, rispettivamente Patrizia Giannotta e Vincenzo Callea.

“Incredibile ma vero! Per una volta tanto l’Asp di Reggio Calabria, o meglio, il commissario straordinario attualmente alla guida dell’Asp – si legge in una nota – ha superato se stesso: è riuscito finalmente a nominare un direttore di Struttura Complessa! E con una velocità che non ci saremmo mai immaginati. Quand’è, è! e un sindacato come la Cgil non può esimersi dal renderlo pubblico”.

Per Giannotta e Callea “sarebbe tutto bello e tutto normale se questa inspiegabile velocità procedimentale di nomina non contrastasse con i ritardi e le omissioni con le quali, altre nomine ed altre situazioni, ben più urgenti, sono state trattate, ritardate e/o accantonate e che invece andavano affrontate e risolte aprioristicamente”.

I segretari della Fp Cgil, poi, scendono nel merito della decisione. “È risaputo che la stragrande maggioranza delle strutture operative complesse , sia sanitarie che amministrative, sono prive di un direttore e gestite con incarichi provvisori di sostituzione, in attesa di concorsi che non si fanno da decenni; è risaputo anche che qualche struttura operativa complessa, come ad esempio la direzione Sanitaria dell’ospedale spoke di Polistena, addirittura, non ha nemmeno un direttore ed è gestita da referenti occasionali, con attribuzione di grosse responsabilità ma privi di qualsiasi tutela giuridica ed economica corrispondente alle responsabilità assegnate”.

Patrizia Giannotta e Vincenzo Callea, poi, fanno il punto sulle carenze presenti nella sanità territoriale. “E’ altrettanto risaputo – scrivono – che vi è una carenza di personale a tutti i livelli, sia nel settore sanitario che amministrativo, da far paura e che rischia di far chiudere reparti strategici per la continuità dell’assistenza sanitaria in provincia di Reggio Calabria e nella piana di Gioia Tauro: strutture operative complesse. come anestesia e rianimazione, terapia intensiva, ortopedia, ostetricia e ginecologia dell’ospedale Spoke di Polistena stanno per essere ridimensionate, se non addirittura chiuse, per carenza di medici anestesisti rianimatori; per lo stesso motivo la chirurgia è già stata ridotta alle sole urgenze; sempre per carenza di personale medico e paramedico la Psichiatria ha chiuso ai ricoveri in trattamento sanitario obbligatorio; la cardiologia sta resistendo solo grazie  allo spirito di abnegazione del dottor Amodeo e del suo staff medico e paramedico, ridotto ormai a meno della metà dell’organico; lo stesso Suem 118, per la direzione del quale è stato nominato il dott. Minniti, è talmente a corto di personale che le ambulanze circolano senza medico a bordo, e per lo stesso motivo sono stati ridimensionati, da h 24 ad H12, i punti di primo intervento territoriali di Oppido Mamertina e di Scilla”.

Per i sindacalisti, poi, grossi problemi vi sarebbero anche nella struttura burocratica. “Gli uffici amministrativi non riescono più a gestire le pratiche correnti: non c’è personale sufficiente per gestire le presenze e quindi il rispetto del pagamento di spettanze economiche correnti come pronta disponibilità e straordinario; non c’è personale sufficiente per la redazione e il rilascio di certificazioni varie e ricorrenti, non c’è personale sufficiente per gestire in via amministrativa infortuni sul lavoro e malattie professionali; non c’è personale sufficiente per predisporre e certificare applicazioni e fondi contrattuali; e a breve non ci sarà personale nemmeno per gestire la messa in quiescenza del personale prossimo alla pensione”.

Per i rappresentanti della Fp Cgil, ancora, quelle sopra esposte sarebbero “tutte questioni urgenti e improcrastinabili, richiedenti attenzione e priorità assoluta rispetto alla nomina del direttore della struttura operativa complessa del Suem 118, per la direzione del quale, anche se in via provvisoria, vi era già un incaricato in sostituzione, ex articolo 22, del contratto collettivo nazionale di lavoro della dirigenza. Ma quando non c’è volontà di risolvere, tutto si può stravolgere, tutto si può rallentare e tutto velocizzare”.

Nel ragionamento di Giannotta e Callea, poi, trovano spazio anche i ritardi nei pagamenti al personale medico e le carenze di organico. “E così, mentre non si riesce a trovare la soluzione per reclutare medici di emergenza urgenza, anestesisti-rianimatori, cardiologi, psichiatri, personale paramedico e amministrativo; mentre si cerca e si trova ogni scusa possibile e inimmaginabile per rinviare sine die il pagamento delle spettanze economiche previste dai contratto a favore dei lavoratori (produttività dal 2010 al 2015, produttività dal 2018 al 2021, buoni pasto dal 2016, fasce economiche dal 2010)”.

Nonostante questo, affondano il colpo i sindacalisti, “si riesce invece, nell’arco di meno di un anno, a nominare la commissione e a portare a compimento un concorso al quale ha partecipato, ed è risultato vincitore, l’ex direttore sanitario dell’Asp, dimessosi per incompatibilità solo nel momento in cui, Egli, doveva sostenere  le prove concorsuali, ma efficacemente in carica durante tutte le fasi prodromiche e cruciali del concorso,  dalla nomina della commissione esaminatrice, avvenuta con delibera numero 373, del 09/04/2021, all’ammissione dei candidati, formalizzata con delibera numero 780, del 12/08/2021 in pieno mese di agosto, quando la stragrande maggioranza della gente, dipendenti e non, era in ferie. Con velocità paragonabile al famoso cartoon “Speedy Gonzales”, appena ricevuti i verbali della commissione esaminatrice -trasmessi con nota protocollo 62407, del 14/12/2021, il commissario straordinario, li invia subito senza tempo aspettare, con nota protocollo 62484, del 15/12/2021, al Direttore del Gru, “per i conseguenziali adempimenti relativi alla nomina”, Come se non avesse avuto altro da fare e non esistessero nell’ASP altri problemi degni di priorità. Tutto bello e tutto normale. Per tutti…!! Ma quand’è, è…! E un sindacato come la Fp Cgil non può esimersi dal rendere pubbliche e denunciare queste stranezze. La Fp Cgil c’è, gli altri, coloro che hanno poteri di indirizzo, di controllo ed, eventualmente, di sanzionamento, ci saranno?”.