Regione Calabria, Dipartimento Sanità. Grandi manovre per le assunzioni alla Commissione di Farmacovigilanza

Egregio Direttore Carchidi,

qui dove lavoro, al Dipartimento Sanità della Regione Calabria, si sta consumando l’ennesimo scandalo.

Dopo la inopportunità di alcuni “autorevoli” parenti nominati capo dipartimento o capo di unità operativa complessa, dopo lo scandalo dei commissari, nonostante una sanità allo sbando, si pensa ancora a sistemare amici e protetti.

È il caso del recente avviso di assunzione di 9 persone alla Commissione di Farmacovigilanza regionale.

La commissione di Farmacovigilanza regionale è sempre stata composta sulla base di nomina temporanea e con contratto di prestazione collaborativa. E diversamente non potrebbe essere posto che la commissione si riunisce si e no 3 o 4 volte al mese.

Nonostante questo, e nonostante la crisi sanitaria in atto, si decide di procedere alla assunzione vera e propria mediante un bando ed un avviso che ora spiegherò.

Il bando, previsto con decreto dirigenziale n. 11652 del 12.11.20 (si trova facilmente nel sito regionale), aumenta il numero dei componenti a 9 ed inserisce due nuove figure: un laureato in economia ed un laureato in giurisprudenza. Mentre per il personale tecnico-medico prevede specifiche abilitazioni ed iscrizione al relativo albo, per i due laureati in economia e giurisprudenza non prevede alcuna iscrizione ad albo né abilitazione.

Altra assurdità è che il concorso per la assunzione (non una consulenza, ma una assunzione vera e propria direttamente con la Regione Calabria) si farà per titoli e colloquio; quindi non un esame vero e proprio ma una semplice chiacchierata.

Ma il dato più clamoroso è quanto previsto per la valutazione dei titoli. Nell’avviso allegato al bando, all’art. 6 comma 2 dell’Avviso allegato al decreto, si legge che i criteri per la valutazione dei titoli saranno elaborati dalla commissione alla sua prima riunione. Assurdo: prima arrivano i curriculum e dopo stabiliscono come valutarli, quando invece è pacifico che le regole dei concorsi devono sempre essere predeterminate nel bando.

Infine l’assurdo valore di 15 punti riservato al semplice colloquio, che esame non è ma una semplice chiacchierata.

In Dipartimento girano già i nomi dei due laureati in economia e giurisprudenza che saranno assunti. Si parla di un trombato alle ultime regionali e di un amico degli amici della maggioranza.