Regione Calabria, stabilizzazione illegittima per i giornalisti “amici degli amici”

La Corte costituzionale ha dichiarato illegittima una “leggina” del 2019 della Regione Calabria interpretativa di una precedente legge regionale del 2005, ma in realtà volta alla stabilizzazione con effetto retroattivo dei rapporti di lavoro di giornalisti professionisti e pubblicisti che già prestavano servizio, giusta la stipula di contratti individuali non preceduti da un pubblico concorso o da altra selezione comparativa, all’Ufficio Stampa del Consiglio regionale.
Secondo i giudici di palazzo della Consulta, che hanno accolto un ricorso presentato un anno fa dalla Presidenza del Consiglio, assistita dall’Avvocatura generale dello Stato, sono stati violati gli articoli 3 e 97 della Costituzione. (https://www.giornalistitalia.it/regione-calabria-stabilizzazione-illegittima/).

Da quello che si legge sul sito giornalistitalia.it, i giornalisti dell’ufficio stampa del Consiglio regionale della Calabria, assunti senza concorso dai primi anni 2002 ed oggi ancora in servizio, dovranno andare a casa. La Corte costituzionale ha parlato in modo chiaro ed esplicito: senza concorso si può stare fiduciariamente sino alla fine della legislatura. E non dal 2002 al 2020. Peccato che nessuno abbia dato il giusto risalto alla notizia.
Lettera firmata