Regione criminale, commissario indegno ma per Roma la Calabria non esiste

REGIONE CRIMINALE, COMMISSARIO INDEGNO, MA PER ROMA LA CALABRIA NON ESISTE

di Ferdinando Gentile

La figura in diretta nazionale del Commissario Cotticelli è stata vergognosa e oscena, ma non mi sorprende eccessivamente. La gestione del Piano di Rientro in Calabria non ha fatto altro che affondare ulteriormente la sanità regionale; tra la chiusura degli ospedali periferici e il blocco del turnover, il nostro servizio sanitario in questi anni non è che peggiorato. Questo lo sapevamo tutti. La sanità in Calabria è stata trattata come una delle tante spese da tagliare, mai come un investimento per garantire un diritto fondamentale.

Se il Generale Cotticelli e il suo entourage oggi hanno dato l’ennesima prova della loro assoluta incompetenza, non dobbiamo dimenticare che questi delinquenti oggi si trovano lì per colpa di decenni di gestione clientelare e scellerata del SSR, che portano la firma di tutti i partiti politici che ci hanno governato; non dobbiamo neanche dimenticare che chi a fronte di tante promesse, ci ha propinato Cotticelli stesso e il Decreto Calabria.

Dal PD a Forza Italia, a scapito della nostra sanità pubblica ci hanno mangiato tutti. Loro hanno creato il debito, noi lo stiamo pagando.

Che gli sciacalli della Cittadella con Spirlì in testa, quindi, non si azzardino a far passare Cotticelli come unico responsabile del disastro sanitario che oggi subiamo. Non vi permetteremo di prenderci in giro per l’ennesima volta.

Cos’altro deve accadere ancora in Calabria affinché Conte e Speranza atterrino a Lamezia per affrontare una volta per tutte la situazione?

Le richieste delle piazze calabresi sono chiare:

– Interventi straordinari per il Sistema Sanitario Regionale, così da garantire i diritti dei cittadini e uscire dalla zona rossa.

– Riapertura degli ospedali periferici chiusi.

– Piano economico urgente per sostenere le famiglie calabresi

Il silenzio di Roma da mercoledì scorso non è più tollerabile e i soliti appelli alla responsabilità dei cittadini sono un’evidente beffa alla luce della realtà che viviamo.

L’annuncio di Conte sulla sostituzione del Commissario Cotticelli non può bastare.

Se questa è la linea scelta dal governo nazionale, allora la Calabria non potrà fare altro che continuare con le proteste.