Attiva Rende: “La città non può essere ostaggio della vicenda giudiziaria di Manna”

COMUNICATO STAMPA ATTIVA RENDE

La vicenda umana e giudiziaria dell’avvocato Manna merita tutto il rispetto e la solidarietà civica al pari di qualsiasi analoga vicenda. E al pari di qualsiasi altra analoga vicenda è del tutto evidente, del resto, che solo sentenze inappellabili e quando saranno emanate ne potranno definire i contorni.

Rimane intatta però la questione dell’opportunità e della adeguatezza, dal punto di vista della dignità e del rispetto delle istituzioni, di un cittadino che in siffatte condizioni, rispetto alla amministrazione giudiziaria, possa continuare a esercitare la funzione di massimo rappresentante della sua comunità, e se possa continuare a esercitarla con la necessaria libertà e autonomia.

Le dichiarazioni scomposte a carico degli ordini giudicanti e inquirenti gettano più che un dubbio sulla tranquillità di giudizio non come cittadino – al quale ovviamente è concessa la strategia difensiva che più si ritiene opportuna- ma come rappresentante delle istituzioni, di una municipalità, che in alcun modo può rivolgere insinuazioni infanganti ad altre istituzioni del nostro ordinamento democratico, quali quelle utilizzate dall’avv. Manna nelle dichiarazioni a seguito dell’ultima determinazione disposta dal Tribunale di Salerno.

Noi riteniamo –e non da oggi, ma oggi con più forza ribadiamo- che esista un’incompatibilità sostanziale di cui il consiglio comunale, tutto, debba farsi carico e sciogliere.

La città non può essere ostaggio di una condizione di tale esposizione, anche mediatica, né può veder diminuita la qualità di espressione della sua capacità di vita democratica delle istituzioni.