Rende e il “governo Manna”: periferie abbandonate ma doppie inaugurazioni

L’amministrazione comunale guidata da Marcello Manna ha, sin dalla sua campagna elettorale, auspicato alla coerenza, all’intervento sulle criticità e alle risposte da dare alle istanze dei cittadini.

Bene, noi questo impegno preso dal sindaco Manna lo vogliamo, però vogliamo anche che lo stesso rifletta su due punti che riteniamo doveroso da parte nostra puntualizzare.

Marcello Manna e Mario Occhiuto
Marcello Manna e Mario Occhiuto

In primis, pensiamo che le periferie non vadano ricordate e “rese protagoniste” solo due volte l’anno, ossia a Natale e a Pasqua, con eventi a tema, poichè le loro criticità non vanno in “vacanza” durante gli altri giorni dell’anno ma sono criticità che persistono e resistono con i conseguenti gravi disagi che arrecano ai loro residenti.

Certamente diamo valore e condividiamo eventi come quello del Presepe Vivente di Arcavacata, che grazie al contributo gratuito dei residenti  portano con se visitatori e aggregazione sociale della comunità;  ma già dal giorno dopo la carenza idrica torna, la viabilità poco sicura continua, le buche sul manto stradale sono sempre li, il deposito di rifiuti aumenta,  la carenza di illuminazione persiste, la  pulizia ed il taglio dell’erba continuano a latitare  cosi come tante altre problematiche che affliggono queste periferie del territorio rendese.

Riteniamo, dunque, che non è un evento a poter risolvere il “caso periferia” e che, soprattutto, questi luoghi hanno bisogno di presenze costanti sul campo, di assessori che non stiano nelle loro stanze con il climatizzatore d’estate e con il termosifone d’inverno, ma escano e vadano tra questi residenti a raccoglierne le loro istanze ad ascoltarne i loro bisogni,  perché questo è il vero compito di un assessore.

Manna e i suoi papponi
Manna e i suoi papponi

L’altro punto su cui serve una sana riflessione e sul quale invitiamo il sindaco Manna a prenderlo in esame, al fine di evitare ulteriori brutte figure, è la necessità di organizzare al meglio la comunicazione. La cosiddetta “notizia” dell’inaugurazione del Centro Sociale “R. Lanzino” del giorno 29 c.m. è stata data per  un mero “errore di comunicazione”? o lo si è fatto per fare le solite passarelle e confondere i cittadini sull’operatività di un’amministrazione che di fatto non lo è? Perché diciamo questo?  La vera inaugurazione del Centro “R. Lanzino”, infatti, si è tenuta lo scorso 5 ottobre grazie al lavoro e all’impegno dei tanti anziani volontari che hanno contribuito con poche risorse a rimetterlo in sesto e l’evento di questi giorni altro non è che l’apertura del Teatro al suo interno.

Cosa abbiamo fatto? Un’inaugurazione dell’inaugurazione? E cosa vogliamo fare? Proseguire con le abitudini della vecchia Amministrazione che inaugurava sempre la stessa piazza? I cittadini vogliono trasparenza augurandosi che dall’uscente governo si prenda spunto solo delle cose buone, le cose cattive non interessano e se si vuole un cambiamento, e se questo cambiamento è in atto, deve essere un cambiamento radicale.

Rifletta, dunque, caro Sindaco, che la Sua Amministrazione dopo aver spento la prima candelina, continua ad essere assente ed incapace di dare risposte concrete ad una cittadinanza che purtroppo ha auspicato in quel cambiamento ma che ad oggi, difatti, ha assistito solo ad un arretramento della propria città.

Dott.ssa Marianna Tenuta

Associazione per l’unità della Sinistra a Rende