Rende e il predissesto: tutte le menzogne dei lecchini di Manna

La questione finanziaria del nostro Comune di Rende non è stata più oggetto di alcuna pubblica attenzione per diverso tempo.
Altre vicende di tutt’altra natura hanno preso il sopravvento rispetto alla centralità del dibattito politico e amministrativo.

All’improvviso, però, nell’ultimo Consiglio l’assessore competente (!) ha annunciato, in modo del tutto pubblicitario quale colpo ad effetto distrattivo, la fuoriuscita dal predissesto senza fornire ulteriori spiegazioni e dettagliare le ragioni di una così importante affermazione.
È indubbio e di fondamentale importanza che qualsiasi ipotesi di rilancio della città di Rende passi anche dal conseguimento dell’obiettivo di risanamento: un default sarebbe inammissibile dopo tutto quanto è stato detto e fatto.
A parte, ovviamente, il buon esito delle altre vicende di tutt’altra natura che hanno comunque macchiato indelebilmente la storia della nostra città.

Il 2022 era ed è l’anno di chiusura della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale che tanto cara è costata alla collettività rendese in termini di quantità e qualità dei servizi pubblici locali da più tempo del tutto inadeguati.
A questo riguardo, richiediamo al medesimo assessore ed ai vari portavoce di maggioranza di informare la città ed i cittadini sullo stato di salute dei conti pubblici rendesi e sulle prospettive di superamento della fase di predissesto ormai prossima a scadenza, 31 dicembre 2022 – 31 gennaio 2023 nel rispetto della legge.
Non è certo l’assessore, il sindaco o l’amministrazione né il Collegio dei Revisori a sentenziare la positiva chiusura del predissesto che tutti noi cittadini ovviamente ci auguriamo.
È la Corte dei Conti a decidere.
È doveroso comunicare alla comunità amministrata le cose così come realmente stanno senza aggiungere altro.

RendeSì – Movimento politico culturale