Rende, il blitz di Gratteri: il pacchetto di 400 voti di Briguori per Mazzetta e il ruolo della “segretaria” (di Manna)

La corruzione elettorale tra Agostino Briguori, Antonio Manzo e il candidato a sindaco Marcello Manna detto Mazzetta per le elezioni amministrative di Rende del 2019

L’impegno elettorale di soggetti vicini alla criminalità organizzata, ancora in occasione della campagna elettorale per il Comune di Rende del maggio/giugno 2019 e sempre in favore del medesimo candidato sindaco Marcello Manna, rappresenta un fenomeno registrato anche in un autonomo segmento investigativo sviluppato dalla Guardia di Finanza – Nucleo di Polizia economica e finanziaria e Gruppo di Cosenza che, in una nota informativa del febbraio 2020 ha riportato l’emergenza delle specifiche condotte illecite di Agostino Briguori e Antonio Manzo, volte a favorire la riconferma di Marcello Manna a sindaco della città di Rende.

Il compendio probatorio acquisito all’esito di intercettazione, sopralluogo e acquisizione documentale ha consentito di riscontrare una sequenza di incontri, conversazioni e intese con le quali il candidato sindaco Marcello Manna si è avvalso della mediazione di Agostino Briguori per il procacciamento di voti sul territorio di Rende, a fronte della promessa fatta dal Manna di remunerazione sotto forma di favori ovvero di assunzioni lavorative.

Le conversazioni intercettate cominciano a delineare il rapporto e le cointeressenze tra Marcello Manna e Agostino Briguori, con il primo che richiede al Briguori di indicargli un nominativo da inserire nelle liste elettorali a sostegno della sua candidatura. Il Briguori individuerà dapprima il prof. Elia Fiorenza, il quale tuttavia, rinuncerà, per sua volontà (e menu mali prufissù…), alla candidatura. A margine dell’evidente rapporto fiduciario tra i due, la conoscenza tra Briguori e Manna deriva anche dal fatto che Manna è stato legale di Briguori in vicende giudiziarie che hanno coinvolto il Briguori.

Briguori, meglio conosciuto nell’ambiente col nomignolo di “Berlusconi”, risulta coinvolto in indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Paola, convenzionalmente denominata Coffee Break e della Dda di Catanzaro, denominata Cartesio. In entrambi i procedimenti penali il difensore di fiducia di Briguori è l’avvocato Marcello Manna.

All’interno di questo rapporto si inserisce allora Antonio Manzo, il quale, coinvolto dal Briguori, manifesta la sua disponibilità nel procurare voti a Manna allo scopo di ottenere da lui, una volta eletto, l’assunzione in cooperative o società partecipate del Comune di Rende, di almeno un appartenente a ciascuna famiglia che avrebbe votato Manna su specifica indicazione proveniente dal Manzo.

Il Briguori, dunque, veicola l’intenzione del Manzo a Marcello Manna, ottenendo da questi la promessa di assunzione desiderata dal Manzo. In alcuni passaggi delle intercettazioni, poi, emerge come il Briguori promuova questa sua mediazione in favore del Manna anche per suo personale tornaconto: chiederà infatti al Manna un intervento sul rettore dell’Unical Gino Mirocle Crisci volto a contrastare un procedimento di recupero coattivo di locali di proprietà dell’Unical da lui utilizzati per lo svolgimento di attività commerciali presso l’Università. Dalle attività tecniche emerge poi come Marcello Manna per favorire i dettagli di questi accordi illeciti, abbia demandato all’avvocato Concetta Coscarella (avvocato dello studio legale di Manna nonché membro della sua segreteria politica) di tenere i rapporti col Briguori tesi al procacciamento di voti per il sindaco uscente.

I voti, in definitiva, saranno effettivamente procurati da Antonio Manzo, il quale dava concreta prova di tale suo impegno allorquando raccoglierà i voti di uno specifico candidato consigliere, Marco Orrico detto Lino, facente parte della lista “Rende in Movimento”, a sostegno della candidatura a sindaco di Manna. Orrico conseguirà 87 preferenze e pertanto non risulterà eletto ma queste preferenze sono comunque servite per l’elezione di Manna.

In data 30 aprile 2019 Agostino Briguori chiamava Concetta Coscarella alla quale chiedeva di promuovere un incontro tra Marcello Manna e alcuni importanti elettori da lui trovati. La Coscarella prometteva a Briguori appuntamenti dedicati in ambienti circoscritti quali quartieri, condomini o luoghi privati. Nello specifico, i due parlavano di un appuntamento elettorale all’Hotel San Francesco di Rende.

Il Briguori, pur gestendo due bar all’interno dell’Unical, aveva individuato un’altra attività ricettiva su Rende per organizzare un rinfresco a sostegno della candidatura del Manna. In merito, riferiva alla Coscarella che per il rinfresco aveva parlato con “Le Cascine”, con il cui titolare aveva concordato di non farlo lui per “ovvi motivi”, cioè per non figurare apertamente come imprenditore sostenitore del Manna anche a causa dei suoi trascorsi giudiziari. Poi la Coscarella faceva riferimento alla firma di una petizione da parte del rettore dell’Unical a favore del Briguori relativamente all’intimazione, da parte dell’Ufficio Legale dell’Unical, rivolta a Briguori, di lasciare liberi i locali di proprietà dell’Università adibiti dal Briguori a sede di attività commerciale. Tale riferimento anticipa l’interesse del Briguori ad investire direttamente Marcello Manna della vicenda, richiedendo la sua diretta “visita” presso l’Unical per ottenere da lui una risoluzione di tali controversie.

Il 30 aprile, nelle conversazioni di interesse rispetto al tema elettorale, interviene Antonio Manzo. Questi, dopo aver premesso di aver incontrato alcuni candidati di una lista elettorale a sostegno di Manna, chiarisce senza giri di parole le condizioni del suo “ingaggio”. Il Manzo chiarisce che lui “garantisce i voti” ed il sindaco, una volta eletto, avrebbe dovuto offrire le seguenti utilità: al Manzo e a un suo amico la gestione di due cooperative mentre ai singoli elettori portati in favore di Manna, questi dovrà offrire i posti di lavoro nelle cooperative, uno per ogni famiglia cooptata dal Manzo.

Briguori e Manzo si orientano anche sulla cifra di voti da raggiungere, di circa 400 voti, nonché sull’organizzazione di un incontro in cui il candidato sindaco avrebbe dovuto vedere tutti i votanti procurati dal Manzo, al fine di una reciproca assunzione di responsabilità nell’adesione al patto di scambio elettorale.

In data 1° maggio 2019 Agostino Briguori si recherà a Rende in via Rossini, dove insisteva la sede della segreteria elettorale di Manna, per come riferiva egli stesso a tale Olivia Greco. Il giorno dopo Briguori contattava Marcello Manna al quale chiedeva esplicitamente come organizzare un incontro con degli elettori da lui portati. E non è finita qui…Â