Rende, il M5s: “Una sceneggiata: Manna è in minoranza nella sua stessa maggioranza”

Marcello Manna

L’endorsement di Manna al progetto dei Greco, gli applausi interessati del pubblico portato dagli stessi imprenditori e, infine, la scelta del gruppo facente capo ai Gentile – avallata dal Pd renziano – di mettere la parola fine alla pubblica assise di ieri sera.

Una sceneggiata per niente edificante, quella cui abbiamo assistito, per la massima istituzione rendese, che ha avuto l’apice nel volo pindarico del primo cittadino che è andato a sbattere contro quella che dovrebbe essere la sua stessa maggioranza in Consiglio.

Di fatto, e questo ormai è chiaro a tutti, Manna fa parte della minoranza della “sua” maggioranza. Le decisioni le prende il gruppo Ncd, che fa il bello e il cattivo tempo mostrando i muscoli alla bisogna. Forse Manna si riferisce proprio a loro quando parla di qualcuno che vuole bloccare a tutti i costi alcune decisioni.

Come quella sul nuovo polo sanitario privato, gli Ospedali riuniti, che si vuole costruire in un’area compresa tra un polo fieristico e l’ex discarica comunale di Sant’Agostino, collegata da una sola arteria, via Botticelli, che s’ingolfa per l’uscita di una semplice scuola e a due passi dallo stadio comunale che blocca via Magna Grecia ad ogni partita in casa del Cosenza. Senza considerare che una parte di quell’area nel Psc (che al momento, certo, non ha alcuna validità) è destinata ad area verde attrezzata, proprio dove assisteremo ad una colata di cemento tra parcheggi e un albergo privato extralusso.

Secondo il fine urbanista Manna, i veri problemi della viabilità a Rende si riscontrano proprio in quei quartieri dove la volumetria è stata aumentata a dismisura senza tenere in considerazione il tessuto urbano: dunque, copia l’idea e propone lo stesso problema quale soluzione dello stesso, un polo sanitario che si può considerare come un nuovo quartiere nel quartiere senza citare naturalmente l’impatto ambientale di notevole portata.

La pubblica Assise di Rende si riunisce per discutere non del sito in cui dovrà sorgere il nuovo ospedale pubblico dell’area urbana (scelta che, al di fuori dei campanilismi, deve animare anche il dibattito rendese, viste le pietose condizioni dell’Annunziata), ma per spingere una mega clinica privata convenzionata col pubblico. Va da sé che per Manna un ospedale privato è uguale ad un ospedale pubblico. Di cosa stiamo parlando?

Viene da chiedersi, allora: ma se un sindaco e un esecutivo che non hanno alcuna fiducia nel pubblico, che non rilanciano l’azione del Comune quale erogatore di servizi pubblici alla città, come può amministrare un ente pubblico se non privatizzandolo completamente? E quindi snaturandolo della sua propria natura e funzione? Proprio come ha snaturato il ruolo delle istituzioni che, come Movimento 5 Stelle, ci onoriamo di rappresentare.

In tutto ciò si nota l’assordante silenzio della politica cosentina, che pure viene a perdere due cliniche private. Un silenzio assenso avallato da interessi sicuramente diversi da quelli dei cittadini.

Gruppo Consiliare movimento 5 Stelle di Rende