Rende, la sai l’ultima de iGreco? Licenziati 8 dipendenti dell’hotel di famiglia

In principio si chiamava Hotel Executive ed era uno degli hotel più di “tendenza” della cittadina di Rende, gestito da quel gran faccendiere e furbacchione di Mimmo Barile insieme ad altri soggetti del “calibro” di Piercarlo Chiappetta e Attilio De Rango che ci inzuppavano il biscotto e realizzavano affari nella stessa area dell’hotel.
Col passare degli anni e con le disgrazie giudiziarie e societarie di Barile, era inevitabile che la cuccagna si avviasse al termine e così, in concomitanza con la procedura fallimentare della società Nord Hotel, ecco che arrivarono i “soliti” iGreco, specialisti assoluti nell’amministrare beni sull’orlo del fallimento. I faccendieri di Terravecchia, pertanto, hanno gestito per anni nella qualità di amministratori giudiziari l’albergo, cui nel frattempo è stato cambiato il nome in Ariha, assicurando almeno la continuità lavorativa ai 10 dipendenti dell’albergo. E passando anche agli annali della storia della malapolitica e della corruzione calabrese per le numerose cene de iGreco con personaggi di primo piano della politica borderline come Luca Lotti, Don Magorno, Ferdinando Aiello, Stefania Covello e… tutto il cucuzzaro. Eh sì, perché l’albergo è diventato a tutti gli effetti il quartier generale de iGreco per tutti i loro traffici, politici e non.

Qualche settimana fa la nuova svolta: la dichiarazione di fallimento della società Nord Hotel ha imposto giocoforza l’ingresso di una società “ufficiale” per la gestione della struttura ed è spuntata (come un fungo secondo i dipendenti) la “Scudo Immobiliare” di Milano, che ha rilevato l’albergo e aveva l’obbligo di assorbire anche i 10 lavoratori. Tuttavia, la società “Scudo Immobiliare” – dopo aver attinto ai fondi Covid e tenuto in cassa integrazione i lavoratori – non ha ritenuto opportuno di gestire in prima persona l’Ariha Hotel e così sono tornati alla ribalta (più che come funghi come… broccoletti) i soliti iGreco, che nel momento in cui hanno ripreso l’attività di gestione, hanno “fatto fuori” e licenziato 8 dei 10 dipendenti (gli altri due sono stati “salvati”), che adesso hanno chiamato la Cgil per farsi difendere. Con quante speranze, sinceramente, non lo sappiamo, ma nonostante abbiano lavorato a tempo pieno e anche difeso spesso a spada tratta i loro ex padroni, adesso sono stati “ripagati” nella maniera più “familiare” da iGreco ovvero con il licenziamento. Meditate gente, meditate.