Rende, M5s: “Ma come si fa ad ostinarsi su un ospedale privato con la sanità pubblica alla frutta?”

La famiglia iGreco insieme a Ernesto Carbone, Ferdinando Aiello e Brunello Censore

Mega clinica privata, Miceli (M5S): continua la brutta figura dell’esecutivo Manna

Politica depotenziata e città ferma al palo. I servizi essenziali devono essere gestiti dal pubblico

Rende (Cs) – Non è bastata la serie di brutte figure all’amministrazione Manna per decretare il dietro front sulla realizzazione della mega clinica privata convenzionata col pubblico a Rende. L’esecutivo continua a rilanciare la proposta, ritirata da un privato evidentemente poco incline al dibattito democratico, che nella sua esposizione iniziale presentava più di un problema dal punto di vista urbanistico, ambientale e paesaggistico.

Nodi che restano al pettine, che abbiamo sottolineato più volte, ma che stranamente non sono stati rilevati ed evidenziati da un organo tecnico qual è –  o dovrebbe essere – la Commissione Urbanistica del Comune di Rende, evidentemente prona alle indicazioni della politica più che alle leggi dello Stato.

In questo quadro che ribalta il concetto di buona amministrazione, Manna e i suoi compagni di partito continuano a tifare per la gestione privata della sanità piuttosto che propendere e lottare per il servizio pubblico. Assistiamo così alla rinuncia della politica a far politica. Al depotenziamento dell’azione statale a vantaggio di privati che campano, operano e progettano in un regime garantito dai finanziamenti pubblici.

Come Movimento 5 Stelle portiamo avanti un altro concetto di sanità che è quello scritto e sancito dalla Costituzione italiana.

Su questa storia non abbasseremo mai la guardia, perché gli interessi della collettività devono essere salvaguardati e messi al primo posto nell’azione del governo centrale e comunale.

Come si fa ad ostinarsi su un ospedale privato in un momento in cui la sanità pubblica non garantisce più il diritto alla salute? Quando si assiste alla chiusura di ben 8 ospedali nella provincia? Quando, con una lista di attesa dai sette agli undici mesi all’Ospedale di Cosenza per una risonanza magnetica, si decide di scipparla al Poliambulatorio di Rende nonostante fosse già stata acquistata per questo scopo? Nessuna risposta a queste domande va nella direzione del bene comune.

Perciò sproniamo Manna a salvaguardare e a potenziare il servizio pubblico presente nel nostro territorio, a partire proprio dal Poliambulatorio di Quattromiglia e a contrastare apertamente l’azione del Governo, portata avanti nella nostra regione dal Commissario Scura. Il sindaco dovrebbe vigilare affinché le promesse fatte dal presidente Oliverio nel corso della riunione con i capigruppo rendesi, sul Poliambulatorio come sulla bonifica dell’area ex Legnochimica, vengano effettivamente mantenute.

La stagione del “fare” parole è terminata. L’immobilismo di questa classe politica è l’ennesima conferma dei nostri sospetti. Manna ha ampiamente dimostrato alla città di non avere un’idea politica chiara e precisa e di essere completamente in balia del vento e delle contrastanti correnti che compongono la sua compagine di governo.

Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle di Rende