Rende, Manna e Ziccarelli annunciano: “Più fuffa per tutti”

La fuffa è la tipica lanetta che si forma nei tessuti e che in genere si rimuove poiché anti-estetica. Proprio questa connotazione ha fatto sì che venisse usato senso lato per indicare un eccesso inutile. Può indicare anche l’accumulo di peli che si verifica negli animali o l’accumulo di polvere in batuffoli. Secondo Treccani il termine appartiene ai neologismi e oggigiorno ha assunto una nuova connotazione.

  1. Merce dozzinale, di scarsissimo o nessun valore; ciarpame, paccottiglia: l’arte contemporanea è tutta fuffa
  2. fig. Chiacchiera senza alcun fondamento o significato, discorso risaputo, luogo comune: i blog sono pieni di fuffa. Apparenza ingannevole e priva di sostanza: la sua famosa competenza è tutta fuffa.
  3. Roba che non vale niente. Argomentazione inconsistente, senza capo né coda.

Dunque una volta estrapolata l’epistemologia del termine, cerchiamo di contestualizzarla e adattarla alla situazione locale; il Sindaco Manna e la sua giunta sono da considerarsi dei “fuffettari” o meglio ancora, predicatori della fuffa. Il Sindaco è sicuramente il principe indiscusso della fuffa, tutta la sua opera amministrativa è contraddistinta da un enorme mole di paroloni, falsi proclami e autocelebrazioni, che si concretizzano nel nulla di fatto, eccetto ovviamente per gli innumerevoli protocolli d’intesa firmati con chiunque fosse disponibile, utili e indispensabili per la realizzazione della più grande opera voluta dal Sindaco, ovvero la fuffa. Ma basta prendercela con il nostro inadeguato Sindaco, guardiamo un po’ a come si comportano i suoi tirapiedi.

L’assessore al commercio Ziccarelli ad esempio, uno che suole riempirsi la bocca di innumerevoli chiacchiere, si è lanciato negli ultimi periodi in disconnesse dichiarazioni che a suo modo dovrebbero rilanciare il commercio cittadino, accorgimenti strutturali dell’urbanistica cittadina che risultano secondari e incongruenti se non si coinvolgono direttamente coloro i quali devono necessariamente essere i protagonisti di questo processo, ovvero gli esercenti rendesi. Ma no invece, la fuffa dell’assessore promette grandi cose, che nella sostanza non sono nulla di innovativo, nulla di nuovo, niente che possa delineare una novità nel panorama del contesto urbano, in altre parole fuffa. Dunque vedremo qualche chiusura pedonale, qualche mercatino dell’usato, e l’abituale festa nei parchi concessa ai soliti noti, che già stanno sguazzando nel letame della speculazione dei soldi versati dai contribuenti rendesi.

Vedete cari cittadini e cittadine, in politica, specie in quella in cui il malaffare e la corruzione costituiscono le fondamenta amministrative, la fuffa rimane l’unica pratica perseguibile e realizzabile.

Lettera firmata