Rende, Parco Acquatico: perché Vivacqua, Spanarelli e la contabile sono sempre al loro posto negli uffici?

dalla pagina FB Pacco Acquatico

…qualcuno ricordi al sindaco di Rende che il gestore, direttore, tecnico, manutentore, incantatore di bertucce, “forse, si dice, pare-che” socio occulto Tonigno Vivaqua ed il “forse, si dice, pare-che” prestanome ed, oramai, ex amministratore Spanarelli e la contabile della società di progetto PACCO ACQUATICO SANTA CHIACCHIARA sono sempre al loro posto negli uffici del parco. Come mai, c’è qualche documento da sistemare?

Una volta che si avvia una procedura di revoca per mille ragioni plausibili, tra le quali MANIFESTA incapacità, non si dovrebbe nominare un commissario od un team di professionisti, super partes, che quantomeno affianchi gli attuali “ingestibili” gestori del PACCO, per controllare la documentazione ufficiale in attesa dell’eventuale revoca definitiva?
Quanto tempo ci vuole per produrre la documentazione di un’attività che si riduce a tre mesi di lavoro effettivo?

Bisogna, ad oggi, aspettare 15 giorni ulteriori per avere una documentazione che andava presentata a settembre 2019, e cioè, a sei mesi dall’aggiudicazione del bando?
La verità è che vogliono lasciare aperto il Parco Acquatico Santa Chiara per i prossimi tre mesi e tentare di incassare qualche centinaia di migliaia di euro (niente di male).
Ma come si fa a lasciare la gestione e la contabilità, ANCORA, nelle mani di chi ha decretato il fallimento della struttura?
Ma soprattutto, cosa ci faranno con gli incassi? pagheranno i debiti oppure i costi correnti?
Più facile farli sparire come è successo un anno fà…per par condicio.
Viva la repubblica delle banane anzi… dei salvagente gonfiabili.