Rende, si salvi chi può: il silenzio degli amici “cinici” di Manna e il via libera al salto della quaglia

Neanche il tempo di archiviare le furiose polemiche scatenate dal caso “Parco Acquatico” ed ecco che il sindaco di Rende Marcello Manna è di nuovo sulla graticola. La diffusione dei fermi immagine che lo ritraggono mentre consegna una “mazzetta” al giudice Petrini e gli consegna la sentenza da scrivere lo hanno definitivamente “marchiato” agli occhi di tutti per quello che è: un corrotto contiguo alla mafia e allo stato deviato. La procura di Salerno lo metterà a confronto con Petrini in un drammatico incidente probatorio, che ha molte probabilità di finire con l’arresto di Manna. Diciamocelo francamente e senza troppi giri di parole.

Manna, disperatamente, cerca di negare l’evidenza accusando il giornalista della Gazzetta del Sud, che facendo il suo dovere ha raccontato i fatti e ha pubblicato la fotografia, ma non ha incantato nessuno. Non è riuscito neanche ad evitare che altri media piombassero sul fatto di cronaca mentre intorno a lui, politicamente parlando, si è aperto il baratro. Oggi possiamo affermare con tutta tranquillità che Manna è stato lasciato solo anche da quelli che riteneva “amici” e vi spieghiamo perché.

Che il sindaco Manna si proclami innocente in ordine alla corruzione, peraltro confessata dal corrotto, è legittimo. Come legittimo è sostenere che un avviso di garanzia non è sinonimo di colpevolezza, d’altronde anche personaggi di levatura politica certamente superiore a quella del Nostro, per anni hanno sostenuto esattamente la stessa cosa.

Ciò che lascia basiti è che Marcello “Mazzetta”, oltre che ad essere sindaco di una comunità non certo troglodita, è anche leader di una compagine politica: il famigerato Laboratorio Civico (anche se è  più pregnante definirlo Cinico…), che lo ha sostenuto nella recente e vittoriosa campagna elettorale.

Da considerare che anche personaggi politicamente e professionalmente insignificanti hanno beneficiato del ruolo del loro leader in quanto strutturalmente a lui sodali, ricevendo incarichi e prebende a iosa, assessorati compresi.

Finora abbiamo letto solo una dichiarazione in cui sostanzialmente l’indagato ipotizzava la solita macchinazione della stampa che dava retta ad indagatori sostanzialmente imbecilli e un’altra, altrettanto “disperata” dell’assessore Ziccarelli. Il Laboratorio “Cinico” di Manna, finora, a parte riportare sulla sua pagina FB la dichiarazione dell’assessore, è rimasto in silenzio. Un silenzio assordante di tutti questi professionisti e politicanti che di solito ragliano al primo ordine impartito. 

E’ possibile che nessuno abbia sprecato un comunicato stampa, una dichiarazione, un volantino, magari stampando qualche manifesto? Nulla di nulla, neanche un gesto di solidarietà, le solite frasi fatte… Niente di niente, il leader come un naufrago lasciato al suo destino. Con la misera “condivisione” del post sgangheratissimo dell’assessore. 

Del resto, le capriole di Manna adesso gli ritornano indietro come un boomerang o più prosaicamente come uno sputo in cielo… Tanto per fare un esempio pratico: un pentito o è riconosciuto tale o non è credibile, e se è stato ritenuto credibile con Manna suo difensore, non si vede per quale motivo oggi non dovrebbe essere più credibile. I vecchi investigatori sostenevano che due indizi sono una prova. E allora, tra la foto della mazzetta e la gestione dei pentiti, in molti avranno tratto le loro conclusioni. 

In questo quadro allora si capisce bene il silenzio assordante degli amici di Manna. Infatti, fiutando il vento molti, diremmo quasi tutti, si stanno allenando al  più classico degli sport ovvero “il salto della quaglia” ipotizzando una fine anticipata della consiliatura, a questo punto praticamente dietro la porta. In questa disciplina sportiva sicuramente assisteremo ad una interessante competizione fra  i professionisti saltatori della quaglia. Confessiamo di essere curiosi di assistere al rompete le righe ufficiale, quando i saltatori di razza, alla Rausa o alla Franchino De Rango, tanto per capirci, faranno del loro meglio per assicurarsi il classico “posto al sole” con il prossimo “vincitore”. Per loro proviamo una profonda pena, per Manna neanche quella… Prevale lo schifo.