Rende, variante iGreco: le trattative tra Tonino Gentile e Nicola Adamo

Cena di lavoro all'Ariha Hotel, l'albergo de iGreco. Si riconoscono, oltre ai fratelli Greco, Luca Lotti, Stefania Covello, Ernesto Magorno e il "solito" Aiello

La politica cosentina si prepara al grande appuntamento di domani: il consiglio comunale di Rende che deve approvare una variante al Piano regolatore generale per far costruire un ospedale privato al potentissimo gruppo de iGreco.

Il primo round è finito con un rinvio, fortemente voluto da Tonino Gentile, che ha dato mandato ai suoi consiglieri di non votare nella seduta di martedì scorso. Una strategia politica che in molti attribuiscono a un tacito accordo (o se preferite inciucio) con il presidente della Regione Mario Oliverio oggi “allergico” all’ospedale privato dopo aver animato, ieri, cene e cenette con gli stessi imprenditori cariatesi. Quando si dice: le contraddizioni della politica.

Che cosa sarà cambiato in questi sei giorni? Le voci di corridoio impazzano ma una è certa.

Il sindaco di Rende Marcello Manna, che in questo momento è il più grande sponsor de iGreco, ha incontrato a Roma Nicola Adamo chiedendogli di mediare questa vicenda con Tonino Gentile. Il cronista che ha visto materialmente i due soggetti in Parlamento (mica pizze e fichi) li ha costretti ad uscire ma, a quanto pare, Nicola e Marcello (che non è un duo musicale) si sono rivisti in un altro appartamento e si sono detti quello che si dovevano dire.

Se le trattative tra il più furbo dei Gentile e il meno furbo della famiglia Madame Fifì andranno in porto, domani sera iGreco e la loro sterminata claque di clientes et parentes potranno festeggiare a sciampagna e caviale. 

E non dimentichiamo che, grazie ai suoi fedelissimi al consiglio comunale di Rende, Tonino Gentile può tenere in pugno un affare che sta particolarmente a cuore a due renziani doc come Maria Elena Boschi e Luca Lotti (il secondo è nella foto mentre banchetta con iGreco). Molto amici della combriccola cariatese. E tutti sanno che Tonino il furbo anela ancora a quel posto di sottosegretario sfumato all’epoca dei fatti del “Cinghiale” di derosiana e citrignana memoria.

La politica, alle nostre latitudini, è diventata una barzelletta. Ma il fatto è che queste “sagome” fanno girare decine e decine di milioni nell’indifferenza generale di chi dovrebbe rappresentare lo stato. A noi non rimane altro da fare che denunciarlo ma non è semplice.

E così ci prepariamo a raccontarvi un’altra farsa ammantata di “legalità”. I grandi manovratori sono in fermento. “Calcio d’ìnizio” alle 17…