Report. Ranucci e le querele “intimidatorie”

Ieri, Sigfrido Ranucci è stato audito dal Comitato per le intimidazioni ai giornalisti della commissione Antimafia in seguito alle minacce di morte da parte di boss mafiosi. Tra le altre cose, Ranucci ha rivelato di essere stato oggetto di oltre 175 tra querele e richieste di risarcimento danni, molte delle quali con palese intento di fermare il suo lavoro di inchiesta.
Al termine dell’audizione, su richiesta del presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, il presidente del Comitato, Walter Verini, ha annunciato la trasmissione di tutti gli atti all’Osservatorio cronisti minacciati costituito presso il ministero dell’Interno.
Nel corso dell’incontro, il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani, ha sottolineato l’importanza che la Rai Servizio Pubblico si costituisca parte civile nei processi che vedono come parte lesa dipendenti Rai.
Fnsi e Usigrai hanno inoltre segnalato al Comitato che il Tribunale ha deciso di non ammettere le telecamere al maxi processo contro la ‘ndrangheta “Rinascita Scott” che si è aperto oggi nell’aula bunker di Lamezia Terme.
Infine, è stata posta la questione della responsabilità civile per i giornalisti della Rai che, a causa della specifica natura giuridica del Servizio Pubblico, rischiano – unico caso italiano – di dover pagare di tasca propria querele ricevute nell’esercizio della loro professione.
FONTE ANSA