Roccella. Madame, una convincente energia fatta di rap, melodia e ritmo

Quello di Madame è uno dei nomi che più circola con più credibilità in questi anni sul panorama della scena dei nuovi musicisti italiani. E’ esplosa al grande pubblico grazie alla sua partecipazione al festival di Sanremo 2021 dove ha presentato “Voce”, divenuto poi uno dei tormentoni post festival. Su quello “scivoloso” palco la allora 19enne Francesca Calearo (così all’anagrafe) ha dato prova di saper stare on stage con fermezza ed autorevolezza. E queste sue caratteristiche le conferma anche al di fuori del contesto sanremese, confrontandosi con il pubblico, quello “vero”, quello che alla fine misura il tuo successo e il rispetto che ti sei saputo/a conquistare.

Al Roccella Summer Festival, in un’ora e mezzo circa di concerto, Madame cattura il pubblico e lo fa con sicurezza, sfrontatezza, passione e calore ma molto equilibrio anche al di là del gusto personale delle canzoni. Il suo target è sicuramente un pubblico giovane. Come d’altronde è lei, anche se tra la folla (al netto dei genitori accompagnanti – pochi in realtà) qualche 30enne (e over) fa pure la sua convinta presenza. Ovviamente per rivolgersi ad un target giovane occorre parlare e comunicare sullo stesso livello e anche in questo la vicentina sa come fare. Tocca le corde giuste per il suo pubblico, si rivolge a loro soprattutto invitandoli ad essere sé stessi, a superare stereotipi e barriere di ogni tipo, comportamentali e di genere.

Il suo live sciorinato con grande successo a Roccella è costruito su tre elementi artistico/stilistici: rap, melodia e ritmo. E li riesce a combinare con sapienza e furbizia. Inoltre la sua presenza sul palco è energica, e l’impatto sonoro robusto. Solo sul finale (con “Sentirmi” e “Sciccherie”) le atmosfere diventano più rarefatte, intime e acustiche. Svetta poi la lunga apertura di “Il Mio Amico” che esplora terreni “funkettoni” con un groove pesantemente pulsante. Per il resto è musica costruita con l’elettronica anche se con una ricca sezione ritmica “in carne ed ossa” che alla fine produce pressione sonora e gradevoli arrangiamenti. Madame riesce a costruire un linguaggio musicale fresco, condiviso e coinvolgente, figlio dei suoi tempi ma mai banale, nemmeno nella parte testuale.

C’è poi l’aspetto non secondario del rapporto con il pubblico, che vede nella giovane artista una rappresentante, una portatrice di istanze condivise. E lei lo sa. Oltre all’effetto karaoke, che percorre tutto il concerto, ma d’altronde in scaletta sono quasi tutte hit, c’è “Il Confessionale” che sa un po’ di Grande Fratello, ma che avvicina il pubblico all’artista. Madame ad un punto del concerto “apre il microfono” alla platea. Sceglie alcuni presenti i quali (senza salire sul palco, strillando dalla platea con il pubblico in silenzio) “si confessano” pubblicamente.

Madame sta sul palco in maniera semplice, concedendo poco all’immagine ma molto di più alla sostanza (musicale e di contenuti). Spesso introduce le canzoni con una breve “spiegazione” che approfondisce nel raccontare il contenuto, per esempio, di “17”. “Questo brano – spiega dal palco – va contestualizzato. L’ho scritta a 17 anni dopo “Sciccherie” nonostante il quale non avevo gli stessi streaming e like dei miei “rivali”, ma soprattutto ero incazzata su chi preferisce l’immagine sui social prima della musica, giusto per avere seguito. Questo era ciò che mi dava più fastidio. Ma il vero claim di questo brano – conclude – é: fai quel cazzo che ti pare. Questo è il messaggio vero di ”17”. Siate liberi sulla vostra vita, sulla vostra sessualità. Massima libertà.” E scrosciano gli applausi.

In scaletta tutti i suoi successi e quei feat che ha accumulato (Marracash, Fabri Fibra, SferaEbbasta, Mengoni) che ovviamente vengono eseguiti in solitudine o con qualche intervento in base.

Madame si conferma anche nella dimensione live come un personaggio vero, con una personalità che va oltre la giovane età (è del 2002), capace di tenere molto bene il palco e di saper parlare e comunicare in maniera diretta e corretta con il suo pubblico e i giovani che in lei si identificano.

SCALETTA

Istinto
Tu mi hai capito
Baby
Clito
Mami Papi
Mood/Bamboline boliviane/Vergogna
L’eccezione
(Il confessionale)
Luna
Tutti Muoiono
Amiconi
L’anima/17
Il mio amico
Mi fiderò
Sentirmi
Sciccherie
Voce

Bis
Marea