Romina Cozzolino, una cosentina ai Mondiali di Kick: cuore meridiano e occhi di cobra

di Claudio Dionesalvi

Cuore meridiano e occhi di cobra: una cosentina ai Mondiali di Kick

Ha un volto greco, Romina. Occhi verdi, sorriso luminoso, lineamenti austeri, spalle e braccia marziali ma sinuose. È una ragazza molto umile. Quando parla dei suoi successi, dice “noi”. Che non è plurale maiestatis: “Dietro di me ci sono persone che ogni giorno m’aiutano a prepararmi, correggermi, migliorare. Senza di loro, non sarei arrivata da nessuna parte. Eppure ancora non mi sento appagata. Penso a vincere e voglio diventare campione del mondo anche per loro”.

Nell’ottobre prossimo indosserà la casacca della nazionale italiana, parteciperà ai mondiali di Low Kick in Bosnia. Romina Cozzolino è cosentina, originaria di Rose. Come migliaia di altre 30enni calabresi, per guadagnarsi da vivere con dignità ha svolto lavori di ogni tipo. Adesso collabora con la palestra in cui si allena, la “Hedonism” di Manuela Broccolo, Luca Azzaro e Simone Musacco. Al visitatore la mostra con orgoglio e riverenza, quasi fosse un tempio: “Questo ring è l’unico omologato in Calabria per le discipline in cui gareggio”.

Allieva del maestro Domenico Massarini, cresciuta nel Cobra Team di Cosenza, intorno a lei si è andato formando uno staff di alto profilo. Una parte della preparazione si svolge all’interno della scuola di danza “In punta di piedi” di Giusy Massarini. La rete spontanea di strutture sportive ne segue la preparazione in ogni dettaglio. “È una ragazza che cambia atteggiamento. Quando si allena, diventa una guerriera”, spiega il preparatore atletico Fabio Manna che di Romina cura potenza, equilibrio e reattività. Massaggiatore è un altro esperto del MOFI Center, Giovanni De Vico, mentre la nutrizionista Francesca Luigia Filice detta le abitudini alimentari della campionessa che quest’anno, avendo vinto i campionati italiani assoluti, è salita al vertice della Federazione Italiana Kickboxing Muay Thai Shoot Boxe Sambo Savate. La FIKBMS è l’unica federazione italiana di kickboxing riconosciuta. Ed è per questo che ha una nazionale che disputa i mondiali. Direttore tecnico è Biagio Tralli. Insieme ad altri campioni come Giacobbe Fragomeni e Cristina Caruso, Romina Cozzolino è da tre anni testimonial della SAP Fighting Style.

Contro i luoghi comuni che vorrebbero relegarle a dominio esclusivo della sfera maschile, queste attività sono consigliabili proprio per le donne. In proposito Romina ha le idee chiare: “Quando si subisce un’aggressione nella vita quotidiana, la capacità difensiva dipende anche dal rapporto di forza. Se l’aggressore è più pesante, a poco servono tecnica e preparazione. Però la Kick infonde sicurezza e lucidità, doti preziose in situazioni di pericolo”. Il tono serio cede all’autoironia. In questi giorni è chiamata a un’altra dura prova: nel ruolo di indossatrice dovrà sfilare in abiti da sposa. Lei non è abituata a ostentare la propria bellezza; al solo pensiero si emoziona. Arrossisce pure quando le si chiede il significato dei suoi tatuaggi. Dal braccio possente spicca il più tenero dei disegni, dedicato all’adorata nonna. E sulla pelle chiara non poteva mancare il simbolo che incarna in combattimento: il cobra.