Rossano, il bando delle aree sociali dietro il rogo del Lulapaluza: le tappe dello scandalo

Fin dall’inizio ci sono stati davvero pochi dubbi sulla natura dolosa dell’incendio del lido balneare Lulapaluza sul lungomare di Rossano avvenuto nel dicembre 2017. Le forze dell’ordine hanno lavorato nel più stretto riserbo, com’era naturale che fosse, ma voci di corridoio sempre più insistenti fin dalle prime ore confermavano il dolo. A parte la tanica di benzina fatta ritrovare nelle vicinanze del rogo…

Non mancarono all’epoca numerose reazioni politiche. E se l’allora sindaco Mascaro genericamente chiedeva alle forze dell’ordine e alla magistratura di fare chiarezza, Flavio Stasi, all’epoca consigliere comunale di Rossano Pulita e oggi sindaco, andava dritto al cuore del problema. “Si tratta di un atto intimidatorio – aveva dichiarato – di chiara matrice mafiosa. Rossano deve reagire con forza invitando tutti a prendere coscienza dei rischi cui si va incontro se si rimane in atteggiamento silente”.

Noi di Iacchite’, già commentando il rogo nell’immediatezza dell’intimidazione, avevamo ipotizzato cosa ci poteva essere dietro a questa brutta storia e non serviva essere profeti per sapere che i titolari del Lulapaluza, Giovanni Siepe e Ciccio Avella, erano entrati nel calderone di quella squallida vicenda dei bandi delle aree sociali, dei quali abbiamo “indovinato” con largo anticipo i vincitori. Con l’esclusione di quel bando per il quale (nessuno ancora ha spiegato perché!!!) è stata trovata addirittura una busta aperta e manomessa.

Ecco cosa pensava a proposito dei bandi per le aree sociali ancora Flavio Stasi.

A questo punto, diciamo la verità fino in fondo e diamo voce anche alle nostre supposizioni e a quello che pensano – ormai sempre più ad alta voce – i rossanesi, compresi i titolari del Lulapaluza. Giovanni Siepe e Ciccio Avella hanno sempre lavorato onestamente e avevano presentato domanda per uno dei bandi. Non hanno vinto perché “doveva” vincere un altro e hanno “osato” presentare ricorso. Fuori da ogni ipocrisia: questo maledetto ricorso potrebbe essere la causa della gravissima intimidazione che hanno subito.

E adesso, riportiamo uno stralcio dei nostri articoli (firmati dall’ormai famoso mago Zuzzurellone) nei quali si anticipavano i vincitori dei bandi e si parlava anche del ricorso di Ciccio Avella.

. In questi giorni in città si avverte forte il fremito per l’apertura delle buste (o forse di una sola) per la concessione di alcune aree comunali o se preferite per i cosiddetti bandi delle aree sociali.
Alcune sono di grande pregio altre meno. Pensate che sarà data in concessione un’area grande su viale Mediterraneo, in pieno lungomare. Quest’area si trova proprio di fronte al noto locale Lulapaluza (che con sacrifici va avanti) e a due passi dall’attività ristorativa Apocaliss di Pietro … Lucisano!
L’area secondo le mie previsioni inventate sarà destinata a… Vincenzo De Marco che si scrive così ma si legge Raffaele Calabró, figlio di Teodoro. Il ragazzo deve rientrare da Ibiza dove ha aperto una piccola attività (tutti sappiamo come sia semplice aprire attività ad Ibiza e da chi siano controllate, qui ha avuto l’aiuto di Mirko Carelli che con i clan ha un rapporto speciale…). Vincenzino ha dei crediti nei confronti del Calabroncino per via di un concerto fatto il giorno dopo l’alluvione a Rossano e così sarà risarcito. Bello, no? La “serietà” prima di tutto…

I vincitori sono quelli da me predetti: ENZINO DE MARCO (si scrive così ma si legge Calabrò Brother’s ovvero figli di TEODORO) e l’ingegnere Antonio Capristo, uomo di fiducia di don Pasquale Lapietra detto Mollettun, già pupillo di compa’ Pinuzzu Gentile alla Regione per il business dell’edilizia sociale.

A pochissimi punti si piazza la cordata facente capo agli Avella, amici del super assessore Candiano, che preannunciano ricorso. Proprio poche ore fa è stato ufficializzato il verdetto ed ha vinto ancora una volta “LA MALAPIANTA”…

A Rossano la gente pensava e pensa che siamo davanti a uno scandalo e ha pienamente ragione. Oggi il procuratore Facciolla ha chiuso le indagini. Attendiamo sviluppi.