Rossano, c’è Geppino Caputo (e la sua amica) dietro il concorso truccato per dirigente

A Rossano gli scandali politici non finiscono mai. D’altra parte, il tempo stringe. Sta per essere decretata la fusione, sta arrivando il commissario prefettizio, ci sono le elezioni politiche e di conseguenza bisogna far passare tutto quello che è possibile. E così come se non bastassero i bandi per le aree sociali, gli affari con l’appalto dell’illuminazione pubblica e le ultime assunzioni clientelari, ecco l’ultima perla della premiata ditta Candiano&Mascaro.

È stato pubblicato un bando per concorso a dirigente, e fin qui tutto regolare, ma, specie se si tratta di Rossano, i sospetti pesanti iniziano dal fatto che sia stato fatto giorno 29 dicembre nel pieno delle festività e alla scadenza della consiliatura. Preceduto peraltro di pochissimi giorni da una incredibile modifica del regolamento comunale funzionale proprio al bando, effettuata in Commissione e senza passare dal consiglio comunale. Il tutto per agevolare una funzionaria interna al Comune che altrimenti non avrebbe avuto i requisiti per accedervi. Infatti se si leggono i requisiti richiesti nel bando in questione si capisce bene che sono stati tagliati su misura per farla accedere (restringendo di molto il campo dei partecipanti) e logicamente poi farla vincere in maniera a dir poco truffaldina.

Il centrodestra e il consigliere Stasi hanno già tuonato contro il bando, Caracciolo ha preannunciato un esposto in procura ma nessuno ha avuto il coraggio di fare il nome della prescelta. E così, come al solito, tocca a Iacchite’ fare nomi e cognomi.

La funzionaria interna al Comune si chiama Lina Cetera e tutti sanno, poiché siamo al livello dei Segreti di Pulcinella cosentini, che la signora è nelle simpatie (per usare un eufemismo) di Geppino Caputo, noto esponente della destra rossanese, già sindaco e consigliere regionale. Il tutto con l’accordo dell’assessore-sindaco facente funzioni Candiano, che ha pensato bene di ricambiare il silenzio di costui sulla vicenda della fresca assunzione in Comune della nipote Valeria Carucci ed anche sull’appalto dell’esternalizzazione dell’illuminazione pubblica che con 15.000.000,00 di euro in 9 anni provocherà notevoli dispendi di risorse al Comune.

Ritornando al bando per dirigente fatto su misura per l’amica di Caputo, c’è da rilevare che il sindaco attuale non ha più la maggioranza dei suoi consiglieri quindi anche per questo motivo qualcuno ha pensato bene di barattare il voto di Caputo a sostegno in Consiglio come è già capitato altre volte nell’attuale consiliatura. Di conseguenza, si è trovata la quadra fra il consigliere Caputo e l’assessore Candiano, che ha organizzato il tutto con l’avallo del consigliere Scarcello, maggiordomo del generale Giuseppe Graziano (quello che si è messo d’accordo con il Cinghiale di Cosenza) per fare digerire la cosa anche al gruppo dell’ex consigliere regionale che vorrebbe diventare parlamentare.

Ora si tratterà di vedere se questi signori, dopo l’ennesimo sputtanamento, avranno il “coraggio” non di cambiare l’Italia e Rossano ma di portare avanti ancora una volta un atto illegale e clientelare. Tra l’altro, ci dicono che la prescelta da Caputo è anche (esattamente come il suo amico) incompetente ma non poteva essere altrimenti.