San Ferdinando, omicidio Pangallo: fermato l’autore

Nel pomeriggio odierno, a Rosarno (RC), i militari della Compagnia e del Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Gioia Tauro hanno notificato un decreto fermo di indiziato di delitto emesso in data 27.06.2019 a firma del Sost. Proc. Dott. Giorgio Panucci della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Palmi, diretta dal Proc. Dott. Ottavio Sferlazza, a carico di Giuseppe Cacciola, di anni 33, presentatosi spontaneamente presso gli uffici della Comando Tenenza CC di Rosarno in quanto ritenuto responsabile, tra l’altro, del reato di omicidio ai danni di Domenico Pangallo, di 58 anni, deceduto nella sera del 26 giugno a San Ferdinando (RC).

Il provvedimento di fermo è giunto all’esito delle preliminari ed incessanti attività info – investigative condotte dai Carabinieri di Gioia Tauro, unitamente alla Sezione Rilievi del Comando Provinciale di Reggio Calabria, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Palmi, che hanno permesso di fare luce, in pochissime ore, sulla dinamica dell’evento delittuoso, sul movente dell’omicidio e sul contesto in cui era maturato.

Le indagini, infatti, hanno consentito sinora di appurare che, la sera del 26 giugno, Domenico Pangallo era stato indotto, con l’inganno, a recarsi a San Ferdinando (RC) presso la casa della moglie del Cacciola, a cui era legato da una relazione virtuale, ed, una volta entrato all’interno dell’abitazione, era stato ripetutamente percosso con schiaffi e calci al volto ed ai fianchi da Giuseppe Cacciola per poi essere trascinato sulla pubblica via esanime, proprio a pochi metri dall’ingresso dell’abitazione dell’indagato e della consorte.

Il Cacciola, a seguito del delitto, si era reso irreperibile alle ricerche dei Carabinieri Gruppo di Gioia Tauro e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria di Vibo Valentia sino al pomeriggio odierno quando ha deciso di costituirsi.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, sarà associato presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.