San Giovanni in Fiore, depuratore in tilt: liquami nel fiume Neto. E Legambiente fa finta di niente

San Giovanni in Fiore, Legambiente è… Negambiente

San Giovanni in Fiore diventa sempre più una vetrina per l’esposizione di merce contraffatta, falsità esposte in bella vista e illuminate da quelle luminarie (che ricordano in maniera agghiacciante quelle del decennio nero targato Occhiuto di Cosenza) accese tutto l’anno.

Tra le patacche in mostra ci sono sicuramente le cariche amministrative assegnate che, come tutti sanno, servono solo per consentire a inutili e opportunisti individui di atteggiarsi e a nient’altro.

Un esempio lampante di tutto ciò è Legambiente, la quale è brava a parlare, ma quando deve agire a tutela del territorio sparisce dai radar. Diciamo che le cariche di Legambiente si inseriscono negli stessi interessi di bottega di questa tragicomica amministrazione: vedi per esempio i legami con l’assessore benzinaio (tale Antonello Martino), membro di Legambiente, e compare d’anello della capra regina e Marco a ‘mbroglia, e ancora i rapporti stretti da cognati tra il presidente di Legambiente Sila Antonio Nicoletti, marito dell’avvocato del Comune Nuccia Bafaro, che a sua volta è la sorella della moglie dell’assessore benzinaio. Quindi, a dirla alla sangiovannese “su tutti na nzunza”.

Con tutti questi bellissimi affari di famiglia non hanno il tempo, quelli di Legambiente, di accorgersi che da giorni le pompe dei depuratori sono andate in tilt smettendo di funzionare, di conseguenza tutti i liquami arrivano direttamente nel fiume Neto, eppure Legambiente fa finta di niente, anzi organizza una manifestazione per piantare alberi.

Peccato però che gli stessi rappresentanti di Legambiente non abbiano speso una parola quando gli alberi centenari di via Roma sono stati barbaramente tagliati per essere sostituiti con delle “graste” pagate a caro prezzo con soldi pubblici. Addirittura il presidente di Legambiente e quindi responsabile delle aree protette ha speso parole di ammirazione per il rifacimento di via Roma trasformata in isola pedonale con i fondi pubblici che servivano a mettere in sicurezza il costone roccioso di via della Repubblica.

Legambiente e chi è preposto al controllo del territorio non fanno nulla e intanto i cittadini sono ignari di questo scempio ambientale, e chissà se le autorità sanno, che nel frattempo il fiume Neto viene avvelenato…

Ma oggi è giorno di foto, sì perché quando (per un giorno a settimana) la capra regina arriva nel paese dei balocchi ne approfitta per mostrare una intensa attività amministrativa. Se avesse fatto la modella (ma ora non ha più neanche l’età…) avrebbe potuto fare molte più foto e sicuramente avrebbe fatto meno danni.

Oggi farà le foto insieme ai legambientalisti che inaugurano, in via Virgili, il bosco dei giovani soci che come scrivono vuole essere un polmone verde contro i cambiamenti climatici… e intanto il Neto è diventato un fiume di… melma.

Non contenta, l’itinerario book fotografico della regina prosegue per le strade della città per mettersi in posa davanti agli operai impegnati a sistemare qualche cratere ma solo per esigenze fotografiche, perché gli altri rimangono aperti per la gioia degli automobilisti. Poi si farà fotografare ad un convegno su Gioacchino da Fiore e poi giungerà con le fanfare al consiglio comunale, al quale assisterà senza capire un’emerita ralla, senza capire niente, al massimo leggerà quello che gli avrà scritto qualcuno, che continua ad aggirarsi nell’ombra e che – statene certi – appena capirà la malaparata, sarà il primo a scappare… Così vanno le cose a San Giovanni in Fiore ai tempi della coppia reale.