Cariati, sanità mafiosa. L’incontro tra il boss Farao e Giancarlo (i)Greco nel camping di Lavorato e l’ospedale chiuso “per colpa loro”

Saverio e Giancarlo iGreco

La recente notizia dell’ingente sequestro di beni all’imprenditore Mario Lavorato, considerato intraneo alla cosca Farao-Marincola e già condannato nell’ambito dell’operazione Stige, non è stata certo una buona notizia per la famigerata famiglia iGreco. Nelle carte dell’operazione Stige, infatti, si può leggere con relativa facilità che è stato proprio grazie a questo imprenditore che Giancarlo (i)Greco ha incontrato il boss Francesco Farao, oggi pentito. Anzi, l’incontro si era svolto proprio pressoi il camping di Mario Lavorato. Ma ecco il dettaglio delle carte, che riferiscono di pesanti ingerenze del gruppo iGreco per la chiusura dell’ospedale di Cariati e che sono state anche alla base di una interrogazione parlamentare al ministro della Salute (https://www.iacchite.blog/ospedale-di-cariati-interrogazione-parlamentare-per-chiarire-le-ingerenze-del-gruppo-igreco-nella-chiusura/). 

Va da se che il collaboratore di Giustizia FARAO Francesco potesse delineare compiutamente il ruolo dell’intermediario della cosca d’appartenenza (Giovanni AGAZIO) con i “livelli superiori”, risultandogli invece generici i ruoli ricoperti a di fuori della compagine criminale territorialmente delimitata, Nondimeno FARAO Francesco, durante l’interrogatorio reso all’autorità giudiziaria il 14 novembre 2018, racconta di essere pienamente a conoscenza del potere del gruppo imprenditoriale ”iGreco’ che avrebbe giocato un ruolo di primo piano nella chiusura dell’ospedale civile di Cariati “Vittorio Cosentino” volendo gestire in prima persona tutte le prestazioni sanitarie del luogo. Circostanza questa che appare confermata dalle mire del gruppo “iGRECO” per la costruzione e la gestione dell’ospedale di Rende, poi andata in fumo.

Inoltre, FARAO Francesco dichiarava poi di aver avuto modo di conoscere personalmente Giancarlo GRECO presso il camping di LAVORATO Mario, ove il GRECO stava pranzando con alcuni amici e dove veniva presentato dal LAVORATO stesso, che, giova ricordare, era stato coinvolto nell’operazione “Stige” poiché ritenuto organico della cosca “Farao-Marincola” con compiti di imposizione e distribuzione di prodotti di aziende riconducibili al sodalizio cirotano.

lnterrogatorio FARAO Francesco del 14 novembre 2018

-omissis- A.D.R: tornando alla chiusura dell’ospedale di Cariati, ripeto che ne ebbi modo di parlare con Giuseppe Parrilla  nell’ottobre del 2014. allorquando mia moglie partorì il mio secondo figlio Giovanni. Il parto è avvenuto presso l’ospedale di Corigliano ed io, tornandomene da Corigliano, mi fermai a Cariati da Giuseppe. Mi lamentai con lui della difficoltà di raggiungere Corigliano, ricordando come fosse comodo per noi cirotani avere la struttura sanitaria a Cariati.

Giuseppe Parrilla mi spiegò che la colpa era da addebitarsi alla famiglia Greco, titolare di un gruppo imprenditoriale molto facoltoso che so avere interessi proprio nel settore della sanita. iGreco sono una famiglia importante di Cariati e Parrilla mi disse che erano stati loro a volere la chiusura dell’ospedale in quanto, a suo dire, avevano in animo di aprire una loro struttura in Cariati in sostituzione del vecchio ospedale.

A.D.R: posso parlare della famiglia Greco per come riferitomi da Giuseppe Parrilla anche da Mario Lavorato, il quale in una occasione mi presentò un componente di tale famiglia. che so chiamarsi Giancarlo. Partendo do questa circostanza posso dirvi che 5 anni or sono mi recai presso ii camping di Mario Lavorato. Qui trovai Giancarlo Greco che stava  pranzando con alcuni suoi amici. Mario Lavorato me lo presento’ e, successivamente, su  mia richiesta, mi spiego’ che si trattava proprio di Giancarlo Greco, titolare, insieme ai suoi fratelli, del gruppo “iGreco”. Mario Lavorato mi disse che Giancarlo, così come i suoi parenti, erano dei pezzi grossi, possedevano numerosi terreni, producevano olio e vino e, grazie a numerose entrature politiche, anche regionali, erano riusciti ad accaparrarsi numerosi finanziamenti in via preferenziale. Lavorato non mi fece nomi specifici di politici però mi fece capire come Giancarlo Greco avesse amicizie importanti anche a livello nazionale. Del resto sapevo che i Greco si erano accaparrati anche una commessa con “Alitalia”. Mario Lavorato non mi accenno’ a particolari rapporti tra lui e iGreco, né altro so specificare in termini di rapporti con la cosca “Farao-Marincola”. Identiche informazioni ho ricevuto da Giuseppe Parrilla, il quale, per come vi ho già detto, mi aggiunse circa la loro intenzione di aprire un nuovo ospedale a Cariati. Parrilla mi disse anche che la decisione, a suo dire intervenuta per decisione de iGreco grazie alle loro amicizie politiche, aveva creato molto malumore a Cariati e ciò perché molte delle attività commerciali cariatesi lavoravano grazie all’ospedale.

Quanto appena esposto, non lascia dubbi in ordine al fatto che il gruppo “iGreco” si muova indisturbato sul territorio cariatese in primis, ma in tutta l’area cosentina e abbia mire espansionistiche sul territorio nazionale, forte del sostegno della potente cosca denominata “Farao-Marincola” che mai avrebbe avallato una così drastica intromissione delle dinamiche sociali de! territorio (vedasi chiusura Ospedale di Cariati) da parte di soggetti estranei o comunque non “allineati” al potente sodalizio mafioso. Con tanto di “inaugurazione” del nuovo ospedale con ricevimento per la popolazione e per i numerosi politici-papponi intervenuti come da articolo che riportiamo (Cariati, l’ospedale-bufala de igreco).

Lo afferma FARAO Francesco, lntraneo all’omonima cosca, cui veniva presentato Giancarlo GRECO proprio da un partecipe all’associazione, durante un incontro conviviale avvenuto all’interno di una struttura turistica da questi gestita; e lo confermano le attività tecniche che registrano i contatti dei “livelli superiori”, Aiello Ferdinando e Adamo Nicola con l’intermediario della cosca AGAZIO Giovanni, ritenuto il referente principale sul territorio di Cariati.