Sanità privata. Misasi e S. Bartolo: per pagare i dipendenti i soldi non ci sono, per i festini sì!

I lavoratori della casa di cura Misasi di Cosenza e della RSA S. Bartolo di Mendicino iscritti ai sindacati CGIL e CISL hanno proclamato lo stato d’ agitazione dinnanzi al Prefetto, causa volontà da parte dell’ azienda, in modo unilaterale, di voler applicare un nuovo contratto denominato AMPIT che non è di categoria come quello applicato da sempre a tutte le strutture come le nostre AIOP, ed obbligatorio per avere l’ accreditamento. Tutto ciò è accaduto dopo il tentativo dinnanzi al Prefetto, che ha avuto esito negativo, e dopo l’ incontro avuto lo scorso 30 giugno al Dipartimento regionale Salute con il neo Dirigente dott. Bevere, che con nota protocollata ed inviata alla S. Bartolo e all’ASP di Cosenza invitava la stessa società a soprassedere nella volontà, già comunicata per iscritto ai lavoratori, di applicare il nuovo contratto a partire dal 01/07/2020, come già in precedenza aveva comunicato con altra nota del dipartimento protocollata alla dirigente facenti funzioni D.ssa Fratto.

Arriviamo ad oggi e la S.Bartolo e l’ AMPIT, d’amore e d’accordo solo per aumentare i loro profitti, continuano nella volontà di andare avanti con l’azione intrapresa. Nel contempo, e in un periodo di forte ristrettezza economica, per come attestato dall’amministratore Nicola Chiarelli, pochi giorni addietro in un incontro con i lavoratori, la società ha comunicato di aver assunto, con contratti a tempo determinato ed indeterminato, nelle due strutture oltre 30 nuove unità con vari livelli e mansioni, e nonostante ciò la società ha comunicato ai lavoratori la difficoltà nel retribuire i prossimi stipendi a partire da quello di giugno ancora non ricevuto, causa casse vuote.

Detto ciò, l’unica cosa di cui sono sicuri i sindacati e i lavoratori è che si voglia fare impresa e non solo, sulle spalle dei lavoratori e della Regione. Ma di questo ci saranno modi e tempi per parlarne in seguito e con altri enti, istituzioni ed organismi dello stato italiano… Intanto, se per i lavoratori non ci sono i soldi, scopriamo invece che per i festini (http://www.iacchite.blog/lettere-a-iacchite-qui-cirella-cronaca-del-festino-coi-soldi-dei-caggi-al-bb-dei-morrone-con-la-splendida-mercedesz/) con tanto di “bellezze” in mostra i soldi, i proprietari delle strutture, li trovano sempre…