Schiavonea. Il sindaco Stasi alla manifestazione a Roma al fianco della marineria locale

IL SINDACO STASI ALLA MANIFESTAZIONE A ROMA AL FIANCO DELLA MARINERIA LOCALE

Per dare sostegno e vicinanza istituzionale oltre che umana ai pescatori di Schiavonea.

CORIGLIANO-ROSSANO – Sono partiti nel cuore della notte per arrivare a Roma. Si tratta di tantissimi pescatori di Schiavonea che ieri si sono radunati, insieme ad altre centinaia di pescatori giunti da tutta Italia, in piazza della Repubblica, per protestare contro i rincari del carburante e richiamare l’attenzione del Governo sul tema. A loro si è unito il sindaco della città, Flavio Stasi. Diversi i cartelloni esposti dai manifestanti che confermano il disagio della categoria: “Mangia sano, compra italiano”, “Caro gasolio=pesca morta”, “Schiavonea. Gasolio calmierato. Ridateci il lavoro” slogan urlati in piazza.

«Di ritorno dalla manifestazione a Roma delle marinerie d’Italia – ha affermato il sindaco Stasi – per dare sostegno e vicinanza istituzionale oltre che umana ai pescatori di Schiavonea. Buona parte dei manifestanti sono ancora in Piazza della Repubblica, dopo ore sotto il sole. Nel migliore dei casi, credo che da parte dei rappresentanti del Governo, ovvero del Mef e del Mipaaf, ci sia una profonda sottovalutazione della questione: se così non fosse, il mancato intervento rappresenterebbe un deliberato attacco al settore ittico italiano».

«Da parte del sottosegretario al MEF, Alessandra Sartore, che ha incontrato una delegazione delle marinerie nella mattinata – ha continuato il Primo Cittadino – ci sono state delle risposte eccessivamente interlocutorie e, di fatto, nessun impegno. Per quanto riguarda il Mipaaf, quindi il Ministro Patuanelli ed il sottosegretario Battistoni, a nulla sono valse le richieste ed i tentativi di aprire una interlocuzione con le marinerie scese in piazza.  L’insostenibilità economica del caro-gasolio per settori produttivi come Pesca ed Agricoltura rappresenta un fatto oggettivo, con conseguenze drammatiche sotto il profilo sociale e produttivo: centinaia di famiglie sul lastrico ed una intera tradizione produttiva, quella della pesca italiana, che di fatto rischia l’estinzione».

«Credo che ogni esponente istituzionale – conclude il sindaco Stasi – debba sottolineare la drammaticità di quanto sta accadendo per smuovere l’attuale inerzia del Governo. Nel frattempo, ho fiducia che il tavolo tecnico convocato in Regione possa individuare misure di sostegno al settore».