Serie B, il Cosenza perde in casa e ripiomba in crisi

Il Cosenza perde in casa contro l’Ascoli e ripiomba in crisi. La sconfitta contro i bianconeri in quello che era a tutti gli effetti uno spareggio-salvezza lascia squadra e tifoseria amareggiati. Le due vittorie contro Entella e Cremonese avevano ricreato un clima di fiducia ma già il pari interno col Trapani – in un’altra gara-spareggio – aveva fatto suonare il campanello d’allarme. La classifica adesso dice che il Cosenza è addirittura penultimo, a 5 punti dalla zona playout e a sei dalla salvezza diretta. Tenendo conto che mancano solo cinque partite alla fine, la situazione è delicatissima, anche se in molti sono convinti che la riforma del campionato di Serie B per la prossima stagione bloccherà le retrocessioni.

Ovviamente, in momenti come questo, lasciano il tempo che trovano le polemiche montate ad arte dai lecchini del patron Guarascio contro l’allenatore Occhiuzzi, che si ritrova a capo di una truppa sgangherata e costruita malissimo pensando solo a risparmiare soldi di gestione per consentire al presidente di accumulare denari. Il pesce – come tutti sanno – puzza dalla testa e fino a quando resterà in sella l’imprenditore lametino, i tifosi cosentini sanno bene quale sarà la suonata, a prescindere dalla categoria nella quale si giocherà.

LA CRONACA

Al fischio d’avvio il Cosenza, come annunciato alla vigilia da mister Occhiuzzi, alza i ritmi e imprime fin da subito una manovra rapida volta a liberare i propri attaccanti con verticalizzazioni di prima intenzione. Il Picchio soffre e prova a controllare le sortite avversarie con attenzione per poi ripartire negli spazi. I primi sussulti dell’incontro sono di stampo calabrese. A scaldare i guanti di Leali ci pensa Riviere con un velenoso diagonale di sinistro. Qualche minuto più tardi invece è D’Orazio di testa a sfiorare la traversa. La risposta bianconera arriva con un violento destro di Scamacca che però non prende lo specchio della porta. A pochi istanti dal rientro negli spogliatoi per l’intervallo sono ancora i lupi ad affacciarsi minacciosamente in area bianconera: Baez cerca l’appoggio al centro per Riviere che viene anticipato da Ferigra.

Scamacca ha l’occasione per gelare i padroni di casa in avvio di ripresa. L’attaccante a tu per tu con Perina calcia male di sinistro sparando sul corpo dell’estremo difensore rossoblù. Il Picchio è più intraprendente rispetto alla prima frazione di gara. È il preludio al gol bianconero che arriva proprio grazie alla freddezza di Scamacca. Ninkovic illumina il 21enne romano con un filtrante rasoterra e così il numero 9 dell’Ascoli supera senza difficoltà Perina.

Occhiuzzi prova a scuotere i suoi con gli ingressi di Bruccini e Corsi per Legittimo e Casasola. La reazione dei calabresi è disordinata, Dionigi richiama anche Morosini e passa ad un più coperto 3-5-2 gettando nella mischia Petrucci. Nel finale la stanchezza si fa sentire da ambo le parti, il Cosenza si getta in avanti alla disperata ma i 6′ di recupero finale non bastano per consentire ai lupi di riacciuffare il risultato. Al triplice fischio finale di Abbattista l’Ascoli torna alla vittoria e strappa 3 punti pesantissimi in chiave salvezza.

COSENZA-ASCOLI 0-1 (primo tempo 0-0)
Marcatore: 17′ st Scamacca
COSENZA (3-4-3): Perina; Monaco (29′ st Capela), Idda, Legittimo (23′ st Bruccini); Casasola (23′ st Corsi), Sciaudone, Prezioso (36′ st Lazaar), D’Orazio; Carretta (29′ st Asencio), Riviere, Baez.
A disposizione: Saracco, Broh, Bahlouli, Schiavi, Machach, Kone, Bittante.
All. Occhiuzzi.
ASCOLI (3-4-1-2): Leali; Ferigra, Brosco, Ranieri; Padoin, Cavion, Brlek (35′ st Eramo), Sernicola; Morosini (28′ st Petrucci); Scamacca (22′ st Trotta), Ninkovic (35′ st Pinto).
A disposizione: Marchegiani, Novi, Valentini, Troiano, Piccinocchi, Maurizii, Matos, De Alcantara.
All. Dionigi.
Arbitro: Abbattista di Molfetta.
Note: ammoniti Sciaudone, Prezioso per il Cosenza, Sernicola, Brlek e Cavion per l’Ascoli; corner 7-2 per il Cosenza; 0′ pt, 6′ st.