Siglato protocollo d’intesa per valorizzare il re delle nostre tavole: il Tartufo del Pollino

Il tartufo è un frutto della terra conosciuto dai tempi più antichi. Si hanno testimonianze della sua presenza nella dieta del popolo dei sumeri ed al tempo del patriarca Giacobbe intorno al 1700 – 1600 a.C.

Oggi è considerato il re delle nostre tavole, bianco o nero che sia, è un’eccellenza per il territorio calabrese.

La nostra regione, infatti, è promettente per le raccolte naturali di tartufo che sono abbondanti, anche se conosciute solo da pochi addetti ai lavori. Oltre al gruppo dei tartufi neri e ai bianchetti (lungo le pinete costiere) qui da noi si raccoglie anche il tartufo bianco pregiato. L’area più interessante per la raccolta dei tartufi è quella del Massiccio del Pollino. 

Il tartufo, dunque, rappresenta quando di più pregiato possa offrire la gastronomia calabrese. Tuttavia oggi viene maggiormente acquistato da operatori del nord, piuttosto che a casa nostra.

Ecco perché da pochi giorni è stata siglato un protocollo d’intesa tra l’Accademia delle tradizioni enogastronomiche di Calabria e la neonata Accademia del tartufo del Pollino, finalizzato a valorizzare quelle che sono le risorse enogastronomiche della nostra regione, alcune volte sconosciute. 

Le specie di tartufo presenti nell’incontaminato comprensorio del Pollino sono state a lungo oggetto di studi e analisi, da parte del Centro divulgazione Agricola dell’Arssa in collaborazione con l’Istituto di Genetica Vegetale (IGV) del CNR, sezione di Perugia (IGV-PG).

Sul versante calabrese del Parco Nazionale del Pollino, soprattutto nelle aree di Castrovillari e Frascineto, vi è una consistente presenza di diverse varietà di tartufo bianco e nero che possono rappresentare un primario fattore di sviluppo per il territorio.

Proprio per approfondire le caratteristiche di questo pregiato tubero, il prossimo 19 dicembre alle ore 18, presso l’Enoteca Regionale nel centro storico di Cosenza, si terrà un’iniziativa durante la quale sarà presentata ufficialmente l’Accademia del Tartufo del Pollino.

V.M.