Sistema Rende, la (triste) telenovela dei lavoratori in mobilità

Il sistema Rende approda in Parlamento.

Continua la telenovela che vede quali protagonisti da una parte i lavoratori socialmente utilizzati presso il Comune di Rende e dall’altra il sindaco Manna e la sua giunta che hanno avuto la non invidiabile abilità di deliberare un testo oggetto persino di interrogazione parlamentare.

E’ un momentaccio per il prode sindaco e la sua squadra già da tempo sgangherata, fra “Pezzi” di maggioranza che si sfilano, botta e risposta su illeggibili giornali ad uso esclusivo degli avventori dei bar, buche nelle strade come voragini, esalazioni tossiche a gogò, tasse aumentate, elettori delusi, cittadini imbufaliti e via discorrendo non c’è da stare allegri.

Pezzi e Marcello il pentito
Pezzi e Marcello il pentito

Ci mancavano gli sfigati dei lavoratori in mobilità ordinaria che, grazie a Iacchite’, hanno avuto la possibilità di dire no, facendo approdare nelle aule parlamentari il non commendevole sistema Rende, solo funzionale ai fruitori ed agli elargitori di prebende sulle pelle delle incolpevoli vittime di aziende in bancarotta.

Nonostante le denunce di Iacchite’ e le interrogazioni al sindaco, la parola d’ordine è resistere, negare, scaricare: la legge sulla base della quale i mobilitati sono stati “reclutati” è stata abrogata non sul territorio comunale di Rende. Posizione deducibile dalla lettura di in un documento a firma del sindaco.

“L’Amministrazione Comunale è a conoscenza dei fatti riportati nell’interrogazione (oggetto della presente) [legge abrogata ndr] e sta procedendo a approfondire la stessa in piena sintonia e collaborazione con il Centro per l’Impiego di Cosenza”.

L’Amministrazione Comunale, dunque procede ad approfondire per capire se la legge è scaduta anche per il territorio di Rende? In sostanza stanno “procedendo a approfondire” per capire se Rende è territorio italiano o svizzero?

comune-di-rendeIn quest’ultimo caso rimborserebbero integralmente le esose tasse, provvederebbero a rimuovere il cassonetti maleodoranti, tappare le buche e quant’altro sia necessario, oltre che andare a casa?

Pensare che la Giunta è piena di avvocati, nonché professionisti del diritto, che gratis ed amore Dei, curano gli aspetti legali del Comune. Dovrebbero essere loro a spiegare come funziona il meccanismo, non attendere fantasiosi e ludici approfondimenti non si sa con chi e su cosa.

Se fossero stati dei barbieri cosa sarebbe successo?

C’è da dire che, mentre sono in corso gli approfondimenti del caso, i malcapitati lavoratori in mobilità ordinaria, possono godere di uno sconto di …pena. Corre voce che verranno messi in libertà il 30 giugno piuttosto che il 16 novembre come inizialmente loro notificato. Riteniamo per decorrenza dei termini, visti i tempi e la complessità dell’argomento da approfondire che comporta anche l’opinione di particolari …scienziati.

Ci incuriosisce vedere la fine formale dei … progetti, se il tutto si concluderà con pacche sulle spalle, oppure queste persone verranno risarcite per quello che sono state costrette a subire in questi mesi.

Sappiamo che sono in corso le valutazioni delle performance del personale (la truppa per capirci), non è ancora chiaro se al netto o al lordo dei contributo dei lavoratori socialmente ed indebitamente utilizzati.

manzini granieriA beneficio della Procura di Cosenza, ultimamente scambiata per la rupe del Pilerio dove viene invocata santa Manzini protettrice anche degli sfigati in mobilità, ci permettiamo di riportare un passo della famosa delibera.

Si legge tra l’altro:

“CHE in particolare del suddetto D.lgs. 468/97 vanno richiamati:

  • L’art.2 che individua i settori nei quali possono essere attivati i progetti di pubblica utilità;” […]

I nostri emeriti giuristi sanno cosa prevede il citato art.2 al di fuori del mannamento rendese? O vogliono approfondire anche questo?

Il nostro amico barbiere utilizzando internet è giunto alla seguente conclusione.

“Art. 2.
Lavori di pubblica utilita’

I progetti di lavori di pubblica utilita’ sono attivati nei settori della cura della persona; dell’ambiente, del territorio e della natura; dello sviluppo rurale, montano e dell’acquacoltura; del recupero e della riqualificazione degli spazi urbani e dei beni culturali, con particolare riguardo ai seguenti ambiti:
a) cura e assistenza all’infanzia, all’adolescenza, agli anziani; riabilitazione e recupero di tossicodipendenti, di portatori di handicap e di persone detenute, nonche’ interventi mirati nei confronti di soggetti in condizioni di particolare disagio e emarginazione sociale;
b) raccolta differenziata, gestione di discariche e di impianti per il trattamento di rifiuti solidi urbani, […];” ecc. ecc.

Il testo della delibera approvata recita:

“TENUTO CONTO  che   questo  Comune deve garantire interventi di carattere sia ordinario che straordinario di utilità collettiva per i quali è necessario dotarsi temporaneamente di adeguate risorse umane da impiegare in attività di supporto ai competenti uffici; [ ….]”.

Diceva un noto personaggio “una domanda sorge spontanea”: è stato letto il richiamato art.2 prima di deliberare? ll nostro amico barbiere può essere giustificato per non averlo letto, una pletora di avvocati assolutamente no.

Prescindendo dagli approfondimenti in corso, sono i settori richiamati in delibera che non c’entrano niente con i ruoli e le attività che le malcapitate persone sono state costrette a ricoprire.

E’ singolare richiamare una norma e contemporaneamente stravolgerla specie da coloro che dovrebbero mangiare pane e diritto oltre che insegnarlo.

Non vorremmo essere nei panni (o meglio nei pantaloni) dei loro assistiti se, leggendo queste note, prendendo coscienza in che mani sono capitati, trovassero il bagno occupato.

Le persone in mobilità ordinaria (prescindendo dalla territorialità del comune di Rende, dall’abrogazione della legge, degli approfondimenti vari e tutte le amenità di questo mondo) non potevano né dovevano essere chiamate a prestare la loro opera per come deliberato. E’ un abuso che neanche il nostro amico barbiere avrebbe commesso.