Stazione di Praia-Aieta-Tortora, smaltite le traversine tossiche

E’ stato completato lo smaltimento, le cui attività preliminari erano state regolarmente intraprese nei mesi precedenti, delle traversine in legno presenti nella stazione Praia-Ajeta-Tortora nel rispetto della normativa vigente.

Lo precisa Rete Ferroviaria Italiana. “L’attività – precisano – è stata avviata lunedì 12 ottobre, previa autorizzazione da parte dell’Autorità giudiziaria. Le traversine in legno, infatti, sono state poste sotto sequestro lunedì 5 ottobre dalla Guardia di Finanza. Il cronoprogramma dei lavori dell’impresa esterna appaltatrice prevedeva lo smaltimento delle traversine a partire da venerdì 9 ottobre. Cronoprogramma approvato prima del sequestro”.

Le traverse in legno “sono state rimosse dalla sede ferroviaria e sostituite con quelle in cemento armato precompresso nel corso dei lavori di potenziamento infrastrutturale della stazione Praia-Aieta-Tortora”.

Nel comunicato della Rete Ferroviaria Italiana si parla di traversine in legno. Nel corso della mattinata la Guardia di Finanza scriveva quanto segue dandone comunicazione ai media, evitando di precisare il luogo nel quale si trovavano le traversine tossiche.

Sessantaquattro tonnellate di traversine tossiche e pericolose per la salute sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza di Cosenza. Il rinnovo della rete ferroviaria calabrese, per il quale è stato erogato un finanziamento pubblico di 28 milioni di euro, in parte anche dell’Unione Europea, è stato oggetto di una specifica attività di controllo sul tratto di linea ferroviaria che corre lungo le coste dell’Alto Tirreno cosentino.

Le attività di monitoraggio svolte dai finanzieri sul corretto svolgimento dei lavori hanno fatto emergere la presenza di 64 tonnellate di traversine in legno, a suo tempo utilizzate come supporto per i binari dei treni, accatastate in un piazzale di una stazione ferroviaria di un Comune in provincia di Cosenza.

Le tradizionali traversine in legno sono oggi considerate ”rifiuti speciali pericolosi” in quanto la sostanza utilizzata per isolarle da agenti atmosferici è stata riconosciuta altamente cancerogena. Si tratta, nello specifico, del creosoto.

Rilevata la pericolosità per la salute pubblica e le condizioni di abbandono e trascuratezza in cui versavano le traversine, poggiate direttamente sul terreno sottostante, a rischio di infiltrazione, i ‘rifiuti speciali pericolosi’ e l’area sovrastante sono stati sottoposti a sequestro penale.