Sorical riduce di nuovo la fornitura idrica. Aumenta la rabbia dei cosentini

L’accesso all’acqua potabile è un diritto umano inalienabile, o per lo meno dovrebbe essere così, ma a Cosenza l’acqua sta diventando un bene sempre più raro e prezioso.

Oggi la riduzione dell’acqua ha interessato diverse zone della città. La spiegazione data ai cittadini è la seguente:

“Non è a causa di una rottura ma conseguenza di un calo fisiologico dell’acquedotto Abatemarco, la notevole e continua riduzione della portata idrica che si sta registrando in città. Lo comunica, con una nota all’Amministrazione comunale, la So.Ri.Cal precisando che, dopo aver eseguito tutte le verifiche ed aver attivato già da tempo fonti integrative di approvvigionamento (pozzi e impianti di sollevamento), si è comunque costretti a ridurre la fornitura idrica. Si ritornerà all’erogazione ordinaria quando saranno registrati incrementi della produzione.”

La storia va avanti ormai da tempo, la società mista pubblico-privata (Regione Calabria socio al 53,50% e Acque di Calabria S.p.A. socio al 46,50%), in mano ai due commissari liquidatori Sergio Giordano e Baldassare Quartararo, non ha certo una gestione limpida e trasparente.

Lo scorso settembre, infatti, l’Assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno chiese un completo ed analitico rapporto tecnico, al fine di completare la raccolta di informazioni sul bilancio di So.Ri.Cal e sui costi aggregati per voci di spesa. Evidenziò poi il valore essenziale, sia sul piano politico che su quello organizzativo e gestionale, della risorsa idrica come bene comune. “In tal senso – disse Musmanno – va considerato come diritto fondamentale delle persone, da tutelare e da garantire, in termini di qualità del prodotto erogato e di accessibilità da parte di tutti i cittadini”.

Parole che ancora oggi risultano contrarie ai fatti. I cittadini di Cosenza, oggi, dopo l’ennesima riduzione dell’acqua sono stanchi di pagare loro le conseguenze di cattive scelte e una mala politica che si sussegue da anni.

Perché – ha dichiarato un cosentino – devo continuare a pagare la bolletta? Il servizio idrico più volte si è dimostrato insufficiente, in zone del centro città alcune volte è proprio inesistente.” In pieno accordo molti gestori di locali che lavorando nel settore della ristorazione hanno avuto problemi non di poco conto per la riduzione idrica.

E ancora un cittadino ha dichiarato: “Spesso a causa di problemi idrici sul territorio comunale è stata chiamata in causa questa Sorical. Che il problema non sia di competenza comunale era già chiaro…forse non è ben chiaro qualcos’altro…pazienza….meglio fare poche domande.

Sul tema in questione sono intervenuti anche due europarlamentari, Laura Ferrara, che ha presentato un’interrogazione all’Europarlamento per segnalare l’irregolarità e il portavoce del M5S alla Camera dei Deputati, Paolo Parentela, che ha interpellato l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico segnalando che “le tariffe per l’acqua pretese dalla So.Ri.Cal sono illegittime, sin dal 2001, come dichiarato anche dalla Corte dei Conti.

Intanto i cosentini continuano a pagare e il servizio idrico offerto in città è pessimo e giornalmente mostra criticità. Le lamentele, dunque, a giusta ragione crescono e la situazione diventa inaccettabile, perché l’acqua è un bene comune e primario che dovrebbe essere garantito a tutti.

Valentina Mollica