Sospensione delle elezioni universitarie, esplode la polemica tra le liste candidate

Affissi questi manifesti all'Unical dopo la sospensione delle elezioni universitarie

Continuano le polemiche legate alla sospensione per decreto rettorale, delle elezioni universitarie per il rinnovo del senato accademico, previste inizialmente il 24 e 25 novembre.

Ieri è scoppiata una vera e propria bufera nei cubi sede delle associazioni studentesche, corsa anche sui social. Al centro di tale bufera la lista “UnIdea” additata, dalle correnti “Rinnovamento è futura” e “Athena”, come principale causa della sospensione delle elezioni.

Sarebbero stati due fuoriusciti del movimento Athena, Fernando Militerno e Antonio Verano, confluiti nel gruppo autonomo UnIdea, a rivolgersi alla Commissione elettorale per far luce sulle loro perplessità relative all’ammissione nelle liste di alcuni presunti studenti fuori corso.

La legge 240 del 2010 attribuisce l’elettorato passivo solo agli iscritti per la prima volta e non oltre il primo anno fuori corso. Da ciò i controlli, la Commissione inizialmente aveva dato parere favorevole alle candidature ma, a seguito delle ripetute richieste da parte dei rappresentanti di UnIdea di fare chiarezza, la stessa ha chiamato a decidere il rettore Gino Crisci, che ha mandato una comunicazione al Miur e ha disposto la proroga delle consultazioni.

Il rettore resta fermo sulla sua decisione di sospendere le procedure elettorali fin quando non sarà arrivato un parere ministeriale sui ricorsi rimasti insoluti.

Scatta la polemica. Secondo gli esponenti di Rinnovamento è Futuro, si tratta di “una manovra studiata appositamente per escludere alcuni candidati e che nega agli iscritti dell’Unical di esercitare il proprio legittimo e democratico diritto di voto.” Per RèF la decisione di rimandare lo svolgimento delle elezioni favorisce liste antagoniste, che contano un numero inferiore di candidati (192 quelli di Athena, 153 quelli di Unidea, contro i 288 di Ref), e quindi avrebbero più tempo per organizzare una campagna elettorale maggiormente efficace.

Anche Athena ritiene ingiusta la sospensione e commentava sul social il resoconto della riunione con il rettore.

L’incontro di stamattina è stato un incontro farsa, in quanto il rettore è venuto già con la decisione di sospensione presa e il confronto con noi presentatori di lista e altri studenti presenti é stato di fatto pari al nulla. La lista Athena ha fatto varie osservazioni al rettore, gli abbiamo fatto notare come non possa slittare un’elezione intera per il ricorso nei confronti di un singolo candidato (ricorso per altro su cui si era già espressa in passato la commissione dell’ufficio elettorale), gli abbiamo chiesto il perché l’Avvocatura di Ateneo non sia potuta intervenire per la soluzione di suddetti ricorsi e infine gli abbiamo fatto notare l’esigenza di avere sin da ora una data certa delle elezioni con annesse informazioni dell’ubicazione dei seggi elettorali ancora non comunicati. Il rettore tuttavia è rimasto fermo sulla sua decisione di sospendere le procedure elettorali fin quando non sarà arrivato un parere ministeriale sui ricorsi rimasti insoluti. Infine han fatto notare al rettore come da oggi l’Unical abbia un primato, siamo i primi in Italia a rinviare delle elezioni universitarie già indette, l’immagine del nostro ateneo non ne esce positivamente da questa vicenda. Ad ogni modo dobbiamo continuare a lavorare ugualmente nella stessa direzione, in quanto al 90% le elezioni si terranno nel mese di Dicembre, ovviamente prima delle vacanze.

UnIdea, invece, respinge ogni accusa e chiarisce la sua posizione di voler votare “nel rispetto delle regole. Siamo fortemente indispettiti con coloro i quali hanno causato gli odierni disagi ostinandosi a voler candidare chi non ne possiede i requisiti previsti dalla legge. Per questo motivo, il rinvio delle elezioni, deciso dal rettore e non proposto da noi. Attendiamo fiduciosi la risposta del Miur, che chiarirà molte cose e speriamo, contrariamente a quanto pensino gli altri, che le elezioni si svolgano regolarmente al più presto. Abbiamo agito soltanto per ristabilire la legalità, e non per screditare i nostri avversari.

Attendiamo i risvolti della vicenda e nel frattempo la polemica continua.

V.M.