Speculazione edilizia all’Unical: il quartiere residenziale San Gennaro

Servizio fotografico di DELFINA DONNICI

È di poche ore fa la seconda inaugurazione del quartiere residenziale dell’Unical San Gennaro, che sorge nella valle di fronte le pensiline dell’ateneo; la prima inaugurazione, lo ricordiamo, è datata 21 ottobre 2013, alla presenza dell’allora ministro dell’istruzione Maria Chiara Carrozza, evento contestato dagli studenti e dalle studentesse attivi sul territorio universitario, gli stessi studenti promotori dell’inchiesta Unical ghost town, un video di denuncia che evidenzia come sia diventato sempre più centrale negli ultimi anni il ruolo dell’amministrazione universitaria all’interno dei processi di speculazione edilizia che interessano l’area urbana.

Emblematico è, in questo senso, lo studentato del San Gennaro, opera in cui sono stati investiti 16 milioni di euro, che per tutto l’anno scorso è stato soggetto ad allagamenti che ne hanno impedito l’apertura, con la conseguente impossibilità ad assegnare i circa 200 alloggi realizzati; per tutto il 2014 il San Gennaro è rimasto chiuso ed inagibile, tanto che le assegnazioni degli alloggi sono iniziate solo pochi giorni fa.

I problemi ad esso collegati, però, sembrano non essere del tutto risolti.

Chiediamo ad uno studente fuori sede e vincitore di borsa che alloggia in uno degli appartamenti del San Gennaro da una settimana, alcune informazioni sulla soluzione abitativa che l’università gli ha proposto, sui criteri di assegnazione e sui disagi causati da un’amministrazione inefficiente.

Perché ti hanno assegnato un alloggio in questo complesso residenziale e quali sono, più in generale, i criteri per l’assegnazione?
In questo studentato stanno assegnando gli alloggi solo alle matricole come me, non so se più in là arriveranno anche ragazzi degli anni successivi; il primo criterio di selezione è quello del reddito, poi viene valutato il merito.

In quali condizioni hai trovato l’alloggio che ti è stato assegnato?
Siamo attualmente senza acqua calda, non hanno ancora allacciato il gas, quindi al momento è fuori uso anche l’impianto di riscaldamento; ci hanno detto che il problema verrà risolto in questa settimana, per ora siamo in attesa. Siamo attualmente anche senza rete internet, fondamentale per ogni studente dal momento che l’intero sistema universitario è stato completamente digitalizzato, dall’iscrizione ai corsi al libretto universitario, ancora non sappiamo quando allacceranno la linea.

Questo complesso è presentato come un esempio di edilizia per studenti: quali sono le tue prime impressioni?
Questi blocchi di cemento che costituiscono lo studentato sono un unico modulo ripetuto otto volte, una colata di cemento circolare le cui misure, parrebbe, non sono state prese con il massimo della precisione; degli otto edifici presenti, infatti, solo tre sono dotati di scala anti-incendio, mentre gli altri ne sono privi.

Il quartiere residenziale San Gennaro ha ufficialmente aperto i battenti, ma le sue lacune sono evidenti; a farne le spese è lo studente appena immatricolato che, tra assenza di acqua calda e impossibilità di accesso a internet, si trova così già da subito costretto a confrontarsi con il (dis)servizio offerto dal nostro ateneo.

Delfina Donnici