Spunta una braceria nel Nicholas Green:”Con tanti posti, proprio in un parco verde?”

“Ogni bambino che entrerà in questo parco ricorderà Nicholas e, insieme a lui, i suoi genitori, il cui nome è idealmente accanto a quello del figliolo”. Con queste parole l’allora sindaco di Cosenza, Giacomo Mancini, nel ’94 intitolò l’ex parco degli Ulivi “Parco Nicholas Green”.

Un luogo importante per la città, soggetta col trascorrere degli anni, ad una cementificazione allarmante e ad una continua espansione urbanistica.

Proprio per questo il verde del parco rappresenta un naturale contrappasso allo sviluppo urbano, agli insediamenti cittadini e alle zone industriali. Un luogo dove immergersi nella natura e staccare dalla routine quotidiana.

Nel tempo il parco ha subito un processo “d’invecchiamento”, è stato a lungo abbandonato e dimenticato, poi la rinascita. Molti lavori di pulizia e riqualificazione hanno portato l’attenzione dovuta a quell’area verde sulle rive del Campagnano confinante con un altro parco, il Robinson della vicina Rende.

Da pochi mesi, però, l’armonia del verde per alcuni cittadini è stata violata dalla costruzione di una nuova struttura posizionata all’ingresso del parco Nicholas Green.

Si tratta di una braceria considerata per alcuni (seppur sembrerebbe struttura temporanea) un piccolo ecomostro all’interno di uno spazio verde cittadino.

Ad altri, invece, l’idea non dispiace “anche se – ha commentato un residente della zona – bisognerebbe capire la durata della concessione del suolo pubblico e se i fumi della griglia, gli scarichi, i tubi e quant’altro, col tempo possono danneggiare il verde intorno.

Altri ancora dichiarano: “Visivamente passare da qui e vedere ciò in un parco non è molto piacevole. La carne sarà anche buonissima ma vi sono tanti posti in città dove aprire una braceria, dovevano farlo proprio in un parco? Poi la costruzione è avvenuta in tempi velocissimi, mentre per il monumento in memoria a Sergio Cosmai, lì accanto, vi è un’impalcatura ormai da due mesi. Credo debbano ripulirlo e ci vuole così tanto tempo?

I commenti sono svariati, non spetta certo a noi giudicare, ma non possiamo non dare voce ai cittadini che ce lo chiedono.

V.M.